Centrali elettriche

Ardesio Centrale elettrica Frua oggi Enel, Via Frua, 11 – epoca di costruzione 1922 – 1927

 

La centrale di via Frua viene costruita da dall’industriale Giuseppe Frua, per potenziare lo stabilimento tessile di Cotonificio Bergamasco di Ponte Nossa.
La centrale di via Lombardia viene costruita successivamente, al servizio del paese di Ardesio.

Due edifici principali, tre edifici di abitazione e capannone. La peculiarità di questo impianto è costituita dal moderno impianto di turbine, in grado di funzionare in condizioni idriche non omogenee, infatti i due salti d’acqua che alimentano la centrale hanno potenze molto diverse.


Bergamo, loc Daste Ex Centrale elettrica di Filatura Tosi e Albini  poi Industrie Riunite Filati, Via Daste e Spalenga, 1 – epoca di costruzione : fine XIX secolo inizio XX

 

Il complesso si estendeva ad est e ad ovest della via Daste e Spalenga: ad ovest la filanda più antica, alta tre piani, in stato di abbandono (2018). Ad est lo stabilimento era definito dalle vie Giovanni da Verrazzano e Don Mansueto Zambetti.
Della parte ad est sono rimaste la palazzina uffici, la ciminiera, la villa padronale e la centrale elettrica. Il complesso viene abbandonato dagli anni ’60 al Duemila, quando iniziano i primi restauri.

Nel 2016 Contemporary Locus, associazione culturale della città, utilizza la struttura della ex centrale elettrica come contenitore di un’opera site specific per un periodo temporaneo, “Passi” di Alfredo Pirri. La centrale, con la facciata scandita da lesene piatte, aperture archivoltate e tre aperture circolari, è oggetto di un piano di recupero dal 2016 per diventare nel 2019 un centro socioculturale polifunzionale.

Link alla scheda Archeologia industriale in Lombardia


Calusco d’Adda Centrale idroelettrica Semenza – epoca di costruzione 1920

 

Progettata dalla Edison nel 1917, operativa dal 1920, sfrutta il dislivello di 8 m dello sbarramento di Robbiate, costruito per alimentare la centrale “Esterle” situata più a sud. L’impianto, il più piccolo delle centrali dell’Adda, utilizza le acque di “morbida” eccedenti la portata massima dell’impianto “Esterle”.

Tutta la zona delle turbine è soprastata dall’acqua, mentre la zona degli alternatori e la sala controllo è a livello dell’acqua a valle dello sbarramento. Le due turbine tipo Francis sono costituite ciascuna da sei turbine su di un unico albero della lunghezza di 16 m.

La centrale è stata completamente ristrutturata nel 2002 – 2003 installando due nuovi gruppi di produzione con turbine kaplan. L’intervento è stato eseguito con grande rispetto delle forme architettoniche originali della centrale (immutata all’esterno) che, con l’occasione è stata anche accuratamente restaurata.

L’impianto fa parte dell’asta idroelettrica Adda tra i comuni di Robbiate (LC) e Cornate d’Adda (MI). L’asta comprende gli impianti idroelettrici “Carlo Esterle”, “Guido Semenza” e “Angelo Bertini”.

Link alla scheda lbc


Casnigo Centrale idroelettrica, Strada provinciale,  Via Serio 105 – epoca di costruzione 1920 ca.

 

La centrale fa parte del complesso di opere per la produzione di energia idroelettrica realizzato dopo la prima guerra mondiale nell’Alta Valle Seriana soprattutto per iniziativa degli industriali tessili della zona. Due edifici a destra e a sinistra della Strada provinciale con due gruppi di turbine, alimentate da un canale che scende da monte perpendicolarmente a fiume Serio.

Gli edifici hanno una certa ricercatezza formale, con finestroni ad arco, finestre incorniciate, cornicioni in mattoni a vista, frontoni con apertura circolare. Nell’area dell’edificio più grande si notano turbine d’epoca in disuso.


Gandellino fraz. Gromo S. Martino, Centrale idroelettrica Crespi poi Enel, Via Provinciale 9 – epoca di costruzione 1921

 

Centrale costruita da Benigno Crespi (come quella di Gromo) per fornire energia allo stabilimento tessile Crespi di Nembro

L’edificio è composto da due corpi a due e tre livelli con rivestimento in pietra. Sul retro sono visibili le condotte forzate che si introducono nella centrale, collegata da un sistema di canalizzazioni e condotte a quelle di Dosso,  Ardesio, Gromo, volute all’inizio del secolo da diversi imprenditori della valle.

L’acqua utilizzata da queste centrali è derivata dalla cascata del lago Barbellino che, dopo un salto di 2000 metri viene convogliata nel fiume Serio.


Gromo Centrale Crespi, poi Centrale Enel, Via Papa Giovanni XXIII, 54 – centrale idroelettrica – epoca di costruzione 1920

 

La centrale presenta alcuni elementi stilistici ed architettonici comuni alle altre centrali poste lungo l’alto corso del Serio, in particolare la costruzione con blocchi di pietra a vista. Un diverso stile caratterizza il magazzino e il portale delle condotte forzate, datato 1920, ispirato al revival medioevaleggiante.

La centrale diventa proprietà Enel nel 1964. E’ collegata ad un’altra centrale più a monte e sfrutta le acque provenienti dal lago di Aviasco dal fiume Valgoglio.
Questa centrale e la Centrale idroelettrica Albini convogliano insieme, a Gromo, le acque dei fiumi Valgoglio e Serio fino alle centrali di  Ardesio e Villa d’Ogna.

  • Centrale idroelettrica: due corpi rettangolari su uno-tre piani, uno intonacato, l’altro in pietra, con finestre ad arco profilate in pietra.
  • Casa del custode: corpo rettangolare a un piano con tetto a falde e decorazioni pittoriche sulla facciata a motivo geometrico, finestre profilate in pietra.
  • Magazzino: Corpo rettangolare su due piani con grandi archi a sesto acuto nella parte bassa, coppie di colonne tra una finestra e l’altra e decorazioni pittoriche in bianco e rosso sulla facciata.

Gromo Centrale idroelettrica Albini, Via Papa Giovanni XXIII, 54 – centrale idroelettrica – epoca di costruzione 1925-1926

La centrale Albini e le centrali poste lungo l’alto corso del fiume Serio sono caratterizzate da alcuni elementi stilistici ed architettonici simili, in particolare la costruzione con blocchi di pietra a vista, ripreso nella villa e nella casa del custode. Negli interni della centrale è tutt’ora visibile l’originaria decorazione pittorica.

La centrale Albini è collegata alle centrali poste lungo il fiume Serio (a nord le centrali di Dossi e Gandellino, a sud quelle di  Ardesio e di Villa d’Ogna) attraverso un sistema di canalizzazioni che convoglia le acque fino alla centrale di villa d’Ogna.
La centrale Albini e quella di Gromo convogliano insieme, a Gromo, le acque dei fiumi Valgoglio e Serio fino alle centrali di Ardesio e Villa d’Ogna.

  • Centrale idroelettrica: due corpi su uno-due piani, parte bassa in pietra, il resto intonacato. Finestre reticolate profilate in pietra. Affiancato un serbatoio d’acqua cilindrico.
  • Villa padronale: corpo rettangolare in pietra, finestre e porte profilate in pietra.
  • Casa del custode: corpo rettangolare su un piano, parte bassa in pietra, il resto intonacato.

Valbondione fraz Dossi, Società Idroelettrica Barbellino poi Società Orobica poi Centrale idroelettrica Enel, Via Dossi – epoca di costruzione 1920-1927

 

La centrale presenta degli elementi stilistici ed architettonici comuni alle altre centrali poste sul fiume Serio, in particolare il motivo della costruzione in pietra a vista. Negli interni sono ancora visibili le originarie decorazioni geometriche in pietra.

Gli uffici e la casa dei dipendenti sono caratterizzati da uno stile a chalet che richiama l’architettura alpina.
La centrale appartenente alla Società Orobia diventa proprietà Enel nel 1964.
La centrale convoglia le acque del lago Barbellino e del fiume Serio fino alla centrale di Villa d’Ogna attraverso una serie di centrali idroelettriche situate lungo il Serio (Gandellino, Gromo, Ardesio, Villa d’Ogna) e attraverso una serie di canalizzazioni che collegano tra loro le centrali stesse.
Il salto delle acque sfruttato dalla centrale è di 2000 metri.

  • Centrale. Complesso articolato in pietra con grandi finestre rettangolari reticolate, lampade in ferro battuto. Il tetto sembra ispirato al frontone triangolare del tempio greco.
  • Casa dei dipendenti. Murature parte in pietra e parte intonacate. Tetto a falde e smerlature in legno. Balconi in legno e decorazioni pittoriche.
  • Uffici con tetto a falde.

Annesse alla centrale alcune condotte forzate, una diga degli anni 1921-27 e un ponte che collega la centrale agli altri edifici.


Valbondione fraz Gavazzo  Centrale idroelettrica Enel – epoca dio costruzione 1920-1925

 

La centrale , che divenne proprietà Enel nel 1964, è collegata alle centrali di Dossi, Gandellino, Gromo, Ardesio, Villa d’Ogna, tutte lungo il corso del Serio.

  • Centrale. Corpo rettangolare con tetto a falde, con ampi finestroni reticolati a tutto sesto con cornici in cemento a vista su pietra.
  • Casa del custode. Corpo su due piani in stile alpino con tetto a falde e sottotetto, blocchi in pietra a vista marcapiano, pittura a fresco nella parte superiore, balconi in legno.

 

 

Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre 2020 [cm]