Palazzo del Gastaldo, detto Torre

Torre del Castello di Capiate

Con i lavori di incastellamento, eseguiti dal Monastero di S. Ambrogio tra il IX e il X secolo, viene realizzata una possente cinta muraria quadrangolare che, insieme ad un edificio tardoantico preesistente e alla Basilica intitolata a S. Nazaro , permette di ottenere una corte chiusa e protetta .
L’edificio tardoantico viene anche sopraelevato di un piano per creare il palazzo del gastaldo, il rappresentante del Monastero.
Malgrado la denominazione di “Torre” utilizzata a partire dal XVI secolo, l’edificio possiede dimensioni e proporzioni tipiche di un palazzo o palazzetto, circa m. 8,8 x 12,5 in pianta e m. 13 in altezza, ed è la costruzione di maggior interesse storico e architettonico.

A parte le modifiche eseguite in epoca moderna, gli studi hanno evidenziato almeno tre fasi costruttive: età romana, tardoantica e alto medioevale.
La prima fase di epoca romana, per le strutture rinvenute internamente ai locali a piano terra, comprende pilastri ed archi di un preesistente fabbricato.

Il piano terra e il primo piano vengono costruiti probabilmente nel periodo tardoantico, tra il V e il VI secolo: la muratura, di spessore pari circa a m. 1,3 è caratterizzata da grossi elementi in pietra, inseriti in corrispondenza dei cantonali, provenienti dallo smontaggio di una costruzione romana: tra essi anche un’ara in serizzo.

Le finestrature, di piccole dimensioni, sono tipiche di un edificio-fortezza: a piano terra semplici feritoie e al primo strette monofore con arco in mattoni, le cui tracce sono ancora ben visibili. Si noti che le attuali finestre risalgono alla trasformazione eseguita tra la fine del sec. XVI e l’inizio del XVII.

Nella terza fase, in concomitanza dei lavori di incastellamento, viene aggiunto il secondo piano con ampie finestre ad arco in pietra: sui fronti nord e sud sono ben visibili le tracce di quattro aperture affiancate, mentre sui fronti est ed ovest le aperture sono due.

Ultimo aggiornamento: 16 Novembre 2020 [cm]