Ambito lombardo – Ritratto di Alvise de Codemaschi de Trezzo

Ritratto di Alvise de Codemaschi de Trezzo, 1632 olio su tela

Ritratto di Alvise de Codemaschi de Trezzo, 1632 olio su tela

Secondo l’iscrizione presente sul dipinto,  Aluiggio Trezzo morì nel 1632 all’età di cinquantacinque anni.
Nel 1597 venne nominato procuratore della famiglia De Leyva per la gestione dei patrimoni di Virginia Maria – la famosa ‘monaca di Monza’ dei Promessi Sposi – e del fratello Giovanni, capitano della fanteria spagnola a Napoli.

La ricchezza dell’insieme del ritratto, a figura intera e ambientato, testimonia l’alto rango sociale.
Il gentiluomo è abbigliato con ampie brache a sbuffo sotto il ginocchio e un largo bavero bordato da un merletto a punte stondate, con la mano destra appoggiata sul fianco, un cappello nella sinistra e la spada che si intravede sotto il mantello.

Posa davanti al basamento di un imponente colonnato con balaustra marmorea che si apre su di un parco.
Nell’abbigliamento l’abbandono del collo a lattuga, i capelli lunghi e la foggia del piccolo pizzo a ‘mosca’ ritagliato al centro del mento, corrispondono al cambiamento della moda, avvenuto intorno al terzo decennio del secolo XVII, quando l’influsso spagnolo fu progressivamente scalzato da quello francese. L’esecuzione del ritratto, quindi, si pone in pieno tra il terzo e il quarto decennio del ‘600.

L’importanza dell’impianto scenografico rimanda alla ritrattistica barocca milanese e i caratteri fisionomici accentuati mostrano consonanze con altri ritratti antichi della raccolta ospedaliera, imputabili in parte a vecchi restauri, come quello eseguito nel 1835 dal pittore milanese Sebastiano Storace e documentato nell’archivio storico dell’Ospedale.

Con testamento del 12 luglio 1617 rogato dal notaio Giovan Battista Abbiate, Alvise de Codemaschi de Trezzo detto il ‘Perruccone’ lasciò eredi per metà del suo patrimonio la Veneranda Fabbrica del Duomo di Monza e per l’altra metà l’Ospedale S. Bernardo.

L’Ospedale di S. Bernardo era l’istituzione che a quel tempo si occupava del ricovero degli ammalati nella città. La beneficenza di Aluiggio Trezzo fu onorata con un ritratto a figura intera, uno dei pochi esemplari in questo formato rimasti.
L‘unificazione delle istituzioni ospedaliere, operata sotto il governo di Maria Teresa, per far fronte alla loro difficile situazione finanziaria, giustifica la presenza del ritratto gratulatorio nella Quadreria del S. Gerardo.

Ultimo aggiornamento: 19 Novembre 2015 [cm]