I secoli del dominio spagnolo

Il dominio spagnolo a Milano inizia nel 1535 e termina con il trattato di Utrecht (1713), che vede la cessione del ducato alla Casa d’Austria. Sono due secoli di generale decadenza, ma con alcuni grandi interventi nel Cinquecento:
• la costruzione degli edifici magistrali cremonesi (Melchiorre Donineni, 1559 – 1561) e milanesi (Giacomo Soldati, 1571 – 1574), i quali per secoli costituiscono un modello nella misura e dispensa delle acque;
• l’ampliamento del Naviglio della Martesana (1573), ad opera di Giovanni Battista Settala, che ebbe vasta eco in tutta Europa;
• la ricostruzione della presa del Naviglio Grande dal Ticino a Tornavento in forma stabile dopo secoli di continui interventi (1585).

Occorre anche ricordare, tra gli altri, la costruzione nel Cremonese del Naviglio Grande Pallavicino (1515) e i progetti innovativi di Giuseppe Meda per collegare, con un naviglio, Milano al lago di Como (Naviglio di Paderno), a Pavia (Naviglio di Pavia), progetti abbandonati e ripresi solo nel Settecento.
L’ultimo grande frutto del Rinascimento: in questo quadro di complessiva decadenza, nasce la scienza idraulica moderna con il trattato Della misura dell’acque correnti (Castelli, 1628).

Nel Ducato di Mantova su incarico di Vincenzo I Gonzaga, Gabriele Bertazzolo restaura ed amplia l’antica chiusa di Governolo, allo sbocco del Mincio nel Po (1609), costruita nel XII secolo da Alberto Pitentino.

Figura 20 - Roggia nel Cremonese - Foto di Francesco Radino 

Figura 20 – Roggia nel Cremonese – Foto di Francesco Radino

Figura 21 - Il Naviglio Grande Pallavicino - Foto di Francesco Radino 

Figura 21 – Il Naviglio Grande Pallavicino – Foto di Francesco Radino

 

 

Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre 2020 [cm]