Lombardia Beni Culturali

Guida alla consultazione

Al corpus delle fonti edite nel CDLM si accede direttamente tramite la consultazione dei singoli fondi archivistici, raggruppati per territori di appartenenza, partendo dal menu presente sulla destra, in questa pagina, oppure dalla mappa generale, dov’è rappresentata la geografia delle città e delle istituzioni ecclesiastiche e monastiche extra-urbane più ragguardevoli sotto l’aspetto del patrimonio documentario sopravvissuto (ovunque sia oggi conservato). Di qui si accederà direttamente all’edizione di un fondo d’archivio (per es.: puntando sulla mappa Vimercate, si attingerà la ‘copertina’ di Le pergamene del secolo XII della chiesa di S. Stefano di Vimercate), ovvero (dai raggruppamenti intitolati alle città) all’elenco delle edizioni disponibili per l’area selezionata. La ‘copertina’ di ciascuna edizione contiene, fra gli altri, il collegamento all’indice cronologico delle scritture, dal quale si potrà accedere direttamente alle singole unità documentarie. Mediante i comandi precedente e successivo, presenti in ciascuna pagina, sarà possibile ‘sfogliare’ l’edizione senza tornare all’indice delle carte; a sua volta presente in ogni pagina del CDLM, la barra di navigazione orizzontale consentirà in ogni momento (senza passaggi intermedi) di spostarsi in una sezione diversa da quella in cui ci si trova.

L’utilizzo del CDLM non è ovviamente affidato alla sola lettura dei testi, fondo per fondo, pagina per pagina. L’assenza di un indice generale (dei nomi di luogo e di persona, delle istituzioni ecclesiastiche e delle cose notevoli) è compensata dalla disponibilità di un motore di ricerca, operante su tutti i documenti editi (anche solo in forma di scheda). Sono previste diverse modalità di interrogazione: quella ‘semplice’ (limitata cioè alla ricerca di una stringa testuale); quella mediata da una preventiva restrizione dell’ambito cronologico e/o territoriale e/o tipologico e/o archivistico della documentazione (per es.: intendo individuare la ricorrenza all’interno della documentazione disponibile del termine «villa», ma solo fra l’anno 1020 e l’anno 1110 e solo nelle carte di vendita provenienti dal fondo del monastero di Morimondo). Un ulteriore passo e si accede a una ricerca avanzata (che peraltro può anche non avvalersi di una preventiva restrizione del campo d’indagine), che consentirà di filtrare le informazioni prevedendone il contesto (individuandole cioè all’interno di determinate partizioni formali del testo documentario), ovvero di interrogare l’indice ‘virtuale’ dei nomi di persona, di luogo e delle istituzioni ecclesiastiche optando per una ricerca sulle forme presentate dal testo o sulle forme normalizzate (e sulle identificazioni per quanto riguarda toponimi e istituzioni ecclesiastiche).

Il ‘cuore’ del CDLM (il corpus della documentazione qui edita) è costituito da testi sottoposti a codifica XML, in base a una DTD appositamente sviluppata: gli stessi testi vengono tuttavia presentati in formato HTML a seguito di una trasformazione operata secondo regole stabilite dai fogli di stile (.css e .xsl) applicati (per i dettagli si veda la documentazione tecnica). Ciò ha comportato l’opportunità di visualizzare alcuni interventi critici sul testo (il restauro delle parti lacunose o cadute; la segnalazione dei compendi) in modo diverso da quello tradizionale, che prevede l’impiego delle parentesi quadre e delle parentesi tonde. Con un esempio si capirà meglio.

presentazione tradizionale

… vendiderunt Guilielmo de Beccaria, vicedo(mi)ni Lafranci D[ei] gr(ati)a Papiensis episcopi, nomine ipsius [e]p[iscopatus, n]omi[nati]ve …

codifica XML (parziale)

… vendiderunt Guilielmo de Beccaria, vicedo<ABBR>mi</ABBR>ni Lafranci D<REST>ei</REST> gr<ABBR>ati</ABBR>a Papiensis episcopi, nomine ipsius <REST>e</REST>p<REST>iscopatus, n</REST>omi<REST>nati</REST>ve …

presentazione HTML

… vendiderunt Guilielmo de Beccaria, vicedomini Lafranci Dei gratia Papiensis episcopi, nomine ipsius episcopatus, nominative …

Infine, si tenga presente che ciascun documento (come tutte le pagine del sito) è corredato di un foglio stile per la stampa, che genera un’impaginazione funzionale alla sua leggibilità su carta, parzialmente diversa rispetto a quella visibile a schermo. Sulla stampata delle singole pagine, si perderanno le informazioni ‘colorate’ relative alla presenza di segni abbreviativi e restauri del testo. Se vuoi vedere come verrà stampata la pagina, scegli il comando di Anteprima di stampa dal menu File del browser.

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