Lombardia Beni Culturali
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Breve traditionis et offertionis

<sec. IX, sesto decennio>.

Peresinda de finibus Vicentine, <abitante in> villa Polliana, vedova di Adilberto, di legge alemanna, dona al monastero di <San> Salvatore detto Nuovo, di Brescia, ov'è badessa Amelperga e monaca Gisla, tutti i beni che erano pervenuti al marito per mezzo di una vendita nei fines di Vicenza, nel vicus di Polliano o altrove, stabilendo che se le figlie Gisla ed Ildeberga, insieme ai rispettivi mariti Bovo e Antelperto, consegneranno annualmente finché lei resterà in vita, alla metà del mese di maggio, trenta soldi d'argento al monastero - nel quale Peresinda intende entrare come monaca -, i beni oggetto della presente donazione diventeranno di proprietà delle anzidette figlie e dei generi. Peresinda, inoltre, dona al monastero tutti i suoi beni siti entro i fines Alemanie, nel pagus que dicitur Novas Casas.

Copia semplice del sec. XI-XII, ASMi, AD, pergg., cart. 84 (fasc. 40b) [B]. Regesto, Catalogo, III, fasc. 63. Nel verso, di mano del sec. XIIex.: Carta off(ertionis) in Vicentina in Polliano, segnatura Astezati: G fil. 2 n. 124.

Cf. MENANT, Campagnes, p. 121 (nota 22); LUDWIG, Die Anlage, pp. 58-62; ID., Il Codice memoriale e liturgico, pp. 106-7; ANDENNA, Le monache, pp. 25-6.

La pergamena si presenta in buono stato di conservazione. Rigatura a secco. I forellini di cucitura, visibili nel margine inferiore, denunziano la congiunzione di questa con un'altra pergamena.
La copia - redatta dalla stessa mano di quelle edite ai nn. 4, 5, 6, 8, 10 e 11 - non ci tramanda tutto l'escatocollo.
Tenuto conto - sulla scorta di quanto esposto da Ludwig e da Andenna - delle informazioni sul periodo dell'abbaziato di Amelperga (nominata per la prima volta nell'837 e in carica almeno fino all'858) e di quelle relative alla figura di Gisla, figlia di Lotario I, che affiancò l'anzidetta badessa nella direzione economica del monastero di S. Salvatore a partire dall'851 (data della morte della madre Ermengarda) fino alla sua morte, occorsa nell'859, si potrebbe collocare la redazione del presente breve negli anni tra l'851 e l'858. La cronologia può essere ulteriormente precisata grazie alla menzione della vedova Peresinda nella lista - disposta in ordine cronologico seguendo la successione degli ingressi nel cenobio - delle monache viventi nel monastero posta all'inizio del Liber vitae di S. Salvatore (cf. Der Memorial- und Liturgiecodex, p. 142); dalla posizione che la donna occupa nella lista si può collocare il suo ingresso in monastero poco dopo l'851 e, in conseguenza, la produzione del breve.

Noticia breve tradicionis atque offercionis qualiter et in quorum presencia supter confirmantes hominibus offerserat per pallam altaris Peresinda, relicta quondam Adilberto, legem Alemanorum (a) descendens, de finibus Vicentine, villa Polliana, in tali vero tinore qualiter supter disignatum fuerit, super altarem Domini Salvatoris monasterio Brixie, que dicitur Novo, ubi do(m)na Gisla monacha et Amelperga venerabilis abbatissa invenitur esse, idest, inintegrum, omnibus casis et rebus suis in ipsis finibus Vicentine, in eodem vico Polliano, vel per alia loca, q(ui) eidem per paginam vuidimo (b) a sup(ra)scripto viro suo advenit. In eo modo hoc offerserat ut si Gisla et Ildelberga seu Bovo et Antelperto (c), viris earum filias et g(e)n(er)is suis aut eorum eredes anualiter, dieb(u)s vite sue, ad partum predicti monasterii, in medio mense madio, argento in denariis expendibilis solidos triginta in predicta civitatem Bri|xia ad ipso monasterio ipsis aut suis missis dederit, ubi ipsa Peresenda presentaliter monachico abitu intrare devota festinat, ut ipsis omnibus casis et rebus suis in ipsis finibus Vicentine, sic(ut) eidem per ia(m)dicto vuidimo in suprascripto viro suo advenit, ad ia(m)dictas (d) filias et g(e)n(er)os suos et in eorum eredes deveniant (e) iure proprietario (f) nomine; et si forsitan ipsis iugalibus vel eorum eredibus prefatos triginta solidos anualiter diebus vite eius in predicto medio mense madio ad ipso monasterio non dederit, sic(ut) dictum est, tunc ipsis omnibus casis et rebus, sic(ut) supra dictum est, presentaliter ad sup(ra)scripto monasterio deveniant ad iure proprietario nomine per eam dictam offercionem, sic(ut) ipsa per ia(m)dictam palla altaris fecerat. Et iterrum in eorum presencia dederat atque offerserat ipsa Peresinda per ia(m)dicta palla altaris super ipsum sacrum sancto altarium presenti die id est, inintegrum, omnibus casis et rebus suis quicquid ipsa habeat videntur (g) in Alemania finibus, pago que dicitur Novas Casas, qui eidem per ia(m)dictam vuidimo et de iura parentum suorum noscitur pertinere ex integrum.


(a) B Alemanor(um) con -e- nell'interlineo, in corrispondenza della seconda a espunta.
(b) Così B, si intenda forse vindimo o vinditionis (qui e in seguito).
(c) B Antelp(er)to con due lettere erase, forse pt, tra -l- e -p-
(d) B ia(m)dictas con segno abbr. (tratto orizzontale) nell'interlineo, in corrispondenza della seconda a, superfluo e non annullato.
(e) -v- corr. da n erroneamente anticipata.
(f) B p(ro)p(ri)ietario, con -i- espunta e altre due lettere, tra -a- e -r-, cassate mediante spandimento volontario dell'inchiostro.
(g) B videndt(ur) con la seconda d espunta.

Edizione a cura di Irene Rapisarda, Gianmarco Cossandi
Codifica a cura di Gianmarco Cossandi

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