Lombardia Beni Culturali
APPENDICE
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Breve investiture

1154 marzo 13, in ecclesia Sancte Marie.

Azzone de Mantua investe Marroello di un appezzamento di terra arabile sita in finibus Montagnane, in luogo detto Callenova, iusta iura <del monastero> della Ss. Trinità, al fitto annuo di diciotto denari da pagare in occasione del mercato di s. Martino, versando <per l'investitura> il predetto Marroello ad Azzone quaranta soldi.

Originale, ASVat, FV, I, 2652 (SPM, 51) [A]. Nel verso, di mano coeva: [[...] Marro]ello (non è possibile determinare l'estensione della lacuna).

Cf. GUERRINI, Il monastero, p. 194 (alla data 1150 marzo 13); BONFIGLIO DOSIO, Condizioni economiche, p. 153 (nota 230, alla data 1150 marzo 13).

La pergamena si presenta in cattivo stato di conservazione a causa dell'umidità che ha provocato in più punti la caduta della membrana oltre a sbiadimento e a sbavatura della scrittura superstite. Rigatura a secco.
L'esame del formulario, lontano dalle regole e dalle consuetudini del notariato bresciano, e la collocazione dell'appezzamento di terra oggetto dell'investitura in una località (Montagnana) del tutto estranea alle mire patrimoniali di S. Pietro in Monte concordano nell'escludere che la pergamena provenga dall'archivio del cenobio di Serle. La menzione del monastero veronese della SS. Trinità, che possedeva beni in Montagnana (così come appare dal contesto e come risulta da altri documenti, cf., a esempio, GLORIA, Cod. Dipl. Padovano dall'anno 1101 alla pace di Costanza, parte I, pp. 58-9, n. 71), ci consente un aggancio con la canonica pure veronese di S. Giorgio in Braida: rapporti tra i due enti della città scaligera emergono in modo esplicito da un breve conservato fra le carte della canonica, datato 1167 novembre 23 (FV, I, 7121), che mostra l'intervento paritetico di Cristiano abate e di Viviano priore, in un negozio di investitura. Abbiamo poi altri documenti che segnalano la sussistenza di interessi della canonica di S. Giorgio in Montagnana (si vedano, a esempio, i docc. 1049 maggio 24, FV, I, 6799 e 1170 aprile 2, FV, I, 7197). Su queste basi non è difficile supporre che il presente breve, originariamente ospitato nell'archivio di S. Giorgio in Braida, sia finito, in occasione del riordinamento del Cenci, per ragioni che ci sfuggono (ma l'archivista non è stato certo facilitato dal pessimo stato del supporto, il cui restauro, in mancanza della lampada di Wood, doveva presentarsi alquanto problematico), fra le carte di S. Pietro in Monte.
L'ecclesia Sancte Marie, presso la quale è stato rogato il documento, va quasi certamente identificata con l'omonima chiesa di Montagnana. Escluderemmo il riferimento alla padovana S. Maria delle Carceri, che pure aveva qui una fetta consistente del suo patrimonio (GLORIA, Cod. Dipl. Padovano dall'anno 1101 alla pace di Costanza, parte I, p. 456, n. 639), perché non appaiono ragioni che giustifichino un qualche coinvolgimento dell'istituzione in questo negozio.

(SN) Die sabati qui est tercio decimo intrante mense marcii. Pre[s]entia bonorum homi[num]| quorum nomina hec sunt: Gandulfus, Petrus, R[ai]nerius de Lanzo et reliqui, ibique [in eorum]| presentia, Azo de Mantua investivit [Ma]rroellu[m] de pecia una de terra aratoria qu[e i]acet in finibus Mont[a]gnan[e], ubi dicitur Call[e]n[ov]a, iusta iura Sancte [Tr]initatis. Tali |[pa]cto quod ipse et eius heredes i(n) perpetuum habere debent, ad fitum dandum omni anno in mercato |[s]ancti Martini denarios .XVIII. [p]re[dict]o d(omi)no vel suo mis[so [.......] i]nduplet; | unde predictus Marroellus dedit predicto d(omi)no sol(idos) .XL. [[...]]. Penam vero inter se posuerunt | silicet ut illa pars que non observaverit pact[um] debet emendari pars parti [fidem]| servanti sol(idos) .XXVIIII. pro pena; et post pena soluta hoc breve in sua remaneat firmi|tate. Actum est hoc anni Domini mill(esimo) .CL[II]II., in [at]rio ecclesie Sancte Marie, i(n) presentia | predic[to]rum testium, predicto d[ie, in]dic(tione) .II.
+ Ego Azo notarius sacri palacii ab utraque parte rogatus sc[rip]si.

Edizione a cura di Ezio Barbieri ed Ettore Cau
Codifica a cura di Gianmarco Cossandi

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