Attilio Del Comune (post 1950 - ante 1995)

Fondo

Tipologia: fondo professionale

Schede collegate: 10 fotografie

Conservatore: Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo (MI)

Produttori del fondo: Del Comune, Attilio (fotografo professionista / 1928-2000)

Autori: [persone] Del Comune, Attilio

Consistenza:
96.697 opere fotografiche di tecniche diverse (negativi su pellicola bianco e nero e colore e su lastra, diapositive, stampe alla gelatina bromuro d'argento e cromogeniche, Agfachrome Speed). Comprende inoltre cataloghi di mostre dell'autore, riviste e ritagli di giornali con le fotografie pubblicate, filmati, materiali digitali in CD, lettere e note dell'autore, registri inventariali

Notizie storico-critiche:
Il fondo raccoglie l'intera opera di Attilio Del Comune (Mantova, 1928 - Milano, 2000). L'autore affianca al lavoro di fotografo industriale e pubblicitario su committenza, l'attività personale di ricerca che si esprime in studi di still-life, prevalentemente databili agli anni Sessanta, nelle rappresentazioni di paesaggio (urbano e non) e, soprattutto, nel ritratto. Tema centrale nell'opera di Attilio Del Comune è la figura umana - già largamente presente come elemento della fotografia pubblicitaria (si vedano la serie "Gente", lavoro, vita degli anni Sessanta e i servizi su alcuni grandi jazzisti in concerto confluiti nella mostra Jazz Portrait, 1998) - che viene approfondita e sviluppata a partire dagli anni Ottanta. Sono gli anni delle mostre Ambrosiani (1985) e La scena artistica milanese (1987), entrambe dedicate a personalità del mondo economico, artistico e politico di Milano, cui si affiancano sia i ritratti destinati a riviste ("Capital", "Plus" e "Gente Money") sia le fotografie della grande comunità familiare di Villapizzone (la Famigliona). All'interesse per la forma e le espressioni del volto umano va ricondotta anche la serie realizzata per la mostra Doppio ritratto (1995) che ha per oggetto le seicentesche statue in cotto policromo del Sacro Monte di Orta. Il ritratto è dunque il punto di arrivo del suo percorso artistico: si tratta di opere che appaiono profondamente radicate nella più alta tradizione iconografica del genere, "classiche" nell'uso della luce, nella ripresa frontale, nella centralità dell'inquadratura, nella neutralità dello sfondo, fino all'inserimento di oggetti simbolo dell'attività della persona ritratta.
Il fondo conserva 96.697 opere fotografiche (negativi su pellicola bianco e nero, colore e su lastra, diapositive, stampe alla gelatina bromuro d'argento e cromogeniche, Agfachrome Speed) databili dal 1950 al 1995.
Dal 2003 il fondo di proprietà privata è depositato presso l'Archivio del Museo di Fotografia Contemporanea.