Allestimenti Museali Milano (post 1893 - ante 2013)

Fondo

Tipologia: raccolta istituzionale

Schede collegate: 929 fotografie

Conservatore: Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Civico Archivio Fotografico, Milano (MI)

Autori
[persone] Anderson, Domenico / Attualfoto / Bacci, Attilio / Ballo, Aldo / Bassani, Gigi / Beltrami, Giuseppe / B. Simonetti / Costa, Giancarlo / Emmer, Claudio / Ferrario, Achille / Foto Saporetti / Gatti, Dario / Lissoni, Osvaldo / Mascaroni, R. / Mascaroni, R. / Monti, Paolo / Non identificato / Non identificato / Non identificato / Non identificato / Non identificato / Non identificato / Paoletti, Antonio / Perotti, Mario / Riccardi, N. / Simonetti, B. / Stefani, Bruno

Consistenza:
L'insieme originario è di 1461 fototipi: 1337 positivi (4 aristotipi, 16 stampe all'albumina, 1016 stampe alla gelatina sali d'argento di cui 5 su carta baritata, 294 stampe alla gelatina bromuro d'argento, 7 stampe da file digitale), 124 procedimenti fotomeccanici (123 collotipie, 1 fotoincisione a retino).

Soggetti:
Allestimenti dei musei del Castello Sforzesco

Notizie storico-critiche:
Il fondo Allestimenti Museali raccoglie la documentazione relativa ai musei del Castello Sforzesco divenuto sede dei musei civici e simbolo dell'identità cittadina dopo il restauro di Luca Beltrami (1892-1905) che lo riportò all'antico decoro dell'età sforzesca, cancellando le tracce degli usi militari lasciate da secoli di dominazione straniera. I servizi fotografici commissionati nel tempo dai Direttori dei Musei del Castello rendono conto degli allestimenti succedutisi nei diversi Istituti e in parte delle vicende dei musei civici sin dall'apertura al pubblico del 10 maggio 1900. Il percorso cronologico ha inizio dalle fotografie di Antonio Paoletti, del 1893-1894, scattate nella fase iniziale del restauro del Castello e dalle foto del Museo del Risorgimento allestito nel 1896 (trasferito nell'attuale sede di Palazzo Moriggia nel 1951). Segue l'allestimento di fine Ottocento (1897-1899) del Museo d'Arti Applicate (foto di Fumagalli e Bassani, dello stabilimento Montabone) e del Museo Archeologico e Artistico, nelle sale della Corte Ducale, a cura di Luca Beltrami, Carlo Ermes Visconti di Modrone, Giulio Carotti ed Emilio Seletti (foto di Domenico Anderson), allestimento modificato successivamente nelle sale dei Musei d'Arte da Carlo Vicenzi nel 1910-1913 e nel 1923 (foto di Domenico Anderson) e poi da Giorgio Nicodemi fra il 1928 e il 1935 (foto di Gigi Bassani, Dario Gatti e B. Simonetti). L'allestimento della Galleria d'Arte Moderna - in Castello dal 1903 e nel 1921 trasferita nell'attuale sede di Villa Reale - è documentato dalle foto di Fumagalli e Bassani, dello stabilimento Montabone. Sono presenti anche fotografie dei magazzini sotterranei dove, durante la Seconda Guerra Mondiale e subito dopo, trovarono ricovero, imballate in casse di legno, opere d'arte dei musei civici ma anche di altri istituti, come il Museo Poldi Pezzoli di Milano e l'Accademia Carrara di Bergamo (foto di Dario Gatti).
Dopo l'allestimento di Costantino Baroni dell'immediato secondo dopoguerra (1948-1953, foto di Mario Perotti, Claudio Emmer e Dario Gatti), si giunge al secondo restauro del Castello e a quello che resta a tutt'oggi l'allestimento più importante dei suoi musei, frutto della collaborazione fra Baroni, direttore delle raccolte, e lo studio di architetti associati BBPR, Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers (foto di Mario Perotti). Con la seconda inaugurazione il 12 aprile 1956, i Musei del Castello Sforzesco, nel nuovo assetto che distingue il Museo Archeologico, la Pinacoteca e il Museo d'Arte Antica, offrono uno dei migliori esempi della museografia italiana (foto di Paolo Monti). Al secondo allestimento BBPR (1963-1969) si deve anche il Museo degli Strumenti Musicali. Al 1980 risale un nuovo allestimento della Pinacoteca (fotografie di Aldo Ballo) dello studio di architettura Albini, Helg, Piva, promosso dall'allora direttore Mercedes Precerutti Garberi. L'allestimento degli Arazzi Trivulzio nella Sala della Balla (Museo delle Arti Decorative), dopo il restauro di Francesco Pertegato, risale al 1989-2012. Le foto più recenti (agosto 2013, di Roberto Mascaroni) ritraggono le prove di allestimento del Museo Pietà Rondanini, firmato da Michele De Lucchi e inaugurato il 2 maggio 2015 nell'ex Ospedale Spagnolo.
Il fondo è catalogato col sistema SIRBEC della Regione Lombardia che segue gli standard ICCD per la scheda F. Costanti aggiornamenti dei dati vengono effettuati parallelamente al progredire degli studi relativi al fondo.