Cerimonia della traslazione della salma del Milite Ignoto - S. Elena - Stazione ferroviaria S. Elena Este - Folla in attesa del passaggio del treno con la bara del Milite Ignoto

Poli, Achille

Cerimonia della traslazione della salma del Milite Ignoto - S. Elena - Stazione ferroviaria S. Elena Este - Folla in attesa del passaggio del treno con la bara del Milite Ignoto

Descrizione

Autore: Poli, Achille (notizie 1920), fotografo principale

Luogo e data della ripresa: Sant'Elena (PD), Italia, 28/10/1921 - 04/11/1921

Materia/tecnica: gelatina bromuro d'argento/carta

Misure: 13 x 18

Note: Dopo la Prima Guerra Mondiale, le Nazioni coinvolte vollero onorare i sacrifici e l'eroismo delle collettività nella salma di un combattente caduto con le armi in pugno: il Milite Ignoto. L'idea di onorare una salma sconosciuta risale al 1920 e fu propugnata dal Generale Giulio Douhet. Approvata la legge, presentata alla camera nel 1921, il Ministero della guerra incaricò una commissione che esplorò ogni luogo in cui si era combattuto, dal Carso agli Altipiani, dalle foci del Piave al Montello; l'opera fu condotta in modo che fra i resti raccolti ve ne potessero anche essere di reparti di sbarco della Marina. Fu scelta una salma per ognuna delle seguenti zone: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare. Il viaggio del Milite Ignoto si compì sulla linea Aquileia-Roma, passando per Udine, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna, Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo, Chiusi, Orvieto.

Collocazione: Milano (MI), Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Civico Archivio Fotografico, fondo Lamberto Vitali, LV 867/75

Classificazione

Genere: reportage

Soggetto: militare; politica; riti civili; trasporti

Credits

Compilazione: Gnocchi, Marina (2004)

Aggiornamento: Casone, Laura (2007); Scandiani, Marta (2016)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).