consiglio dei XII sec. XII - 1797

Ogni contrada di Tirano nelle sue riunioni, o vicinanze, nominava un proprio rappresentante che andava a formare il consiglio della comunità, o consiglio dei XII, rinnovato annualmente, secondo una prassi per cui erano eletti alternativamente di anno in anno sei consiglieri tra i nobili e sei tra i vicini del comune.
Il consiglio dei XII eleggeva i deputati alla fabbrica della chiesa di Santa Maria al ponte della Folla (santuario della Beata Vergine di Tirano), il notaio; i saltari; gli estimatori pubblici; il caneparo delle taglie; il caneparo del vino e il compratore; due uomini di giudizio per fissare, due o tre volte all’anno, i prezzi delle carni; due sovrastanti addetti al controllo del taglio dei legnami; due incaricati per la stima dei fieni raccolti e ammassati sui monti; gli amministratori dei lasciti alle chiese, ai poveri, alla comunità; i sovrastanti alle vie pubbliche; i deputati alla sanità; i sovrastanti alle scuole; il capitano della milizia; il rettore dell’ospitale (è possibile ritenere che fin dalle origini la comunità godesse del diritto di iuspatronato sull’ospedale dei poveri di Tirano, e che in virtù di questo le derivasse la facoltà di nominare gli amministratori tra i conversi stessi, nonché di definire le modalità di assistenza e di distribuzione delle elemosine) (Masa 1996). Il consiglio dei XII nominava inoltre i deputati alle chiese, che avevano tra i loro compiti l’elezione del rettore del santuario della Madonna, proponendone poi la ratifica al consiglio dei XXXVI.

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]