tribunale sec. XIV - 1797

Livigno aveva un tribunale, la cui struttura e composizione fu specificata nel 1538: il mistrale ne aveva la presidenza, essendo coordinato dagli anziani (consoli) e da cinque giusdicenti (iuratores). La giurisdizione si limitava a contenziosi fra livignaschi o fra livignaschi e forestieri, fra cui le rimanenti comunità del contado con l’eccezione dei bormini della terra mastra.
Sulla correttezza formale dei giudizi sindacava annualmente l’“ufficio”, composto dal podestà, dai reggenti e da un cancelliere del comune di Bormio, accompagnati talvolta dal caneparo maggiore e da altri consiglieri o deputati; raccoglieva gli appelli contro i placiti emessi dal tribunale. L’ufficio poteva aprire procedimenti penali, avocare cause in corso e sentenziare su cause aperte davanti ad esso. Suo compito era anche raccogliere il giuramento di fedeltà degli eletti al tribunale.
Il tribunale di Livigno disponeva di un servitore che svolgeva anche le mansioni di poliziotto, di guardia, di saltario, di zalapotero (denunziatore).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]