governo provvisorio 1799 - 1800

Dopo l’occupazione delle truppe austriache, nell’estate del 1799 l’autorità, militare prima, con il Bellegarde, e poi civile, con il barone di Lichtenturn, si stabilì a Chiavenna. Il barone di Lichtenturn fu nominato commissario imperiale per il governo delle province di Valtellina, Chiavenna, Bormio. Chiavenna divenne di fatto capoluogo dell’ex territorio dipartimentale, anche se la Valchiavenna continuò a considerarsi entità giurisdizionale a sè, denominando “amministrazione provinciale provvisoria” l’amministrazione locale (Mazzali, Spini 1973). Nell’autunno del medesimo anno il Lichtenturn pubblicò un piano di organizzazione delle milizie che prevedeva l’armamento di 13.500 persone in maggior parte nel terziere superiore della Valtellina, progetto che ebbe forti opposizioni, massimamente nei comuni di Mazzo e Villa (Massera 1987 a).
Giovanni Simone Paravicini di Tirano fu nominato cancelliere generale di valle. I comuni tornarono all’antico sistema amministrativo e si riunirono nuovamente i consigli di giurisdizione, che elessero i propri cancellieri (Crollalanza 1867). Nel 1799 Claudio Marlianici ebbe la carica di regio imperiale governatore generale di Valtellina e podestà di Sondrio; in Tirano e nel terziere superiore Giovanni Fomasina assunse il titolo di direttore.

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]