repubblica bergamasca 1797 marzo - 1797 luglio

Il 13 marzo 1797, con la cacciata dalla città del capitano veneto, venne costituita una municipalità provvisoria. Il giorno successivo, per la prima volta, in un atto ufficiale si fa cenno alla neocostituita “repubblica bergamasca”. La costituzione della repubblica venne stesa il 24 marzo e prevedeva la divisione del territorio in cantoni; data la necessità di rivedere in toto la suddivisone amministrativa del territorio, si indicarono con precisione i modi per giungere alla nuova organizzazione territoriale, basata su cantoni: i cittadini di ogni località che avesse voluto costituirsi in comune avrebbero dovuto riunirsi nelle rispettive chiese sotto l’autorità del parroco. Avrebbero dovuto nominare un deputato il quale si sarebbe riunito con quelli degli altri comuni del cantone. I deputati avrebbero a loro volta nominato tre deputati permanenti che avrebbero formato la municipalità del cantone.
La municipalità “madre”, Bergamo, avrebbe in seguito convocato i deputati dei cantoni che, riuniti nella chiesa del capoluogo del cantone, avrebbero scelto il deputato rappresentante del cantone.
Alla prima riunione in Bergamo, questi avrebbero dovuto comunicare l’accettazione della divisione stabilita dalla municipalità “madre” e portare liste dei rappresentanti dei comuni. La municipalità di Bergamo sarebbe stata formata da ventiquattro membri (Rizzi, 1989).
Il territorio bergamasco venne diviso in quattordici cantoni: Martinengo, Caprino, Verdello, Calepio, Seriate, Ponte, Almenno, Vilminore, Zogno, Gandino, Alzano, Endine, Clusone, Piazza e Bergamo, comune a sé (legge 17 aprile 1797).
Tale divisione restò in vigore anche dopo il passaggio di Bergamo nella repubblica Cisalpina e la costituzione del dipartimento del Serio sino al marzo 1798.

ultima modifica: 19/01/2005

[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]