capitani del divieto sec. XVI

I capitani del divieto si occupavano della repressione del contrabbando nello stato mantovano. Avevano competenza su tutto il territorio dello stato e le loro giurisdizioni risultavano essere così articolate: il Serraglio con Governolo, San Benedetto, Marcaria e Castellucchio, Revere, Quistello, la parte del territorio da Ostiglia a Goito al di qua del Mincio, Guidizzolo, Reggiolo con Suzzara, Gonzaga e Borgoforte oltre Po, Volongo, Bozzolo, San Martino dell’Argine, Isola Dovarese e Rivarolo.

Nel 1523 il marchese Federico Gonzaga creò il “capitano generale del divieto”, con competenza su tutto il dominio. Egli aveva facoltà “di spostarsi in qualsiasi punto del territorio, di entrare liberamente nelle fortezze, di richiedere l’aiuto di ogni ufficiale e di ogni comunità per poter procedere all’arresto dei trasgressori”. A lui dovevano essere consegnati i facinorosi, il che prova quanto ampie fossero le sue attribuzioni (Mantova 1958-1963).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Saverio Almini ]