parrocchia di San Michele sec. XV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Como. La chiesa di San Michele di Cercino sarebbe stata eretta parrocchia il 13 maggio 1415, mediante separazione dalla plebana Olonio, e al parroco fu concessa la ragione di decimare, come risulta da un atto rogato dal notaio Balsarro Mandello (Quadrio 1775-1776; Visita Landriani 1444-1445, note; Visita Ninguarda 1589-1593, note). Tuttavia nell'atto notarile non compare la convalida del pievano di Olonio, necessaria perché venisse definita l'indipendenza parrocchiale. La concessione al prete di Cercino del diritto di decimare avrebbe potuto significare soltanto l'accettazione che la comunità di Cercino avesse sul posto un proprio beneficiale, anche senza il titolo di parroco, ma solo di vicecurato (Fattarelli 1986).
In un documento del 21 febbraio 1433 si ha una "deputatio" del parroco di San Michele di Cercino, della pieve di Olonio, fatta dal vescovo (Collationes Benefitiorum, vol. I, p. 666). In un documento di presentazione e conferma del beneficiale eletto della chiesa di San Michele di Cercino in data 3 giugno 1433, la detta chiesa è definita "nuper erecta in titulum beneficii et dotata ab hominibus dicti loci" (Collationes Benefitiorum, vol. II, pp. 13 e ss.). Un atto del 15 marzo 1463 riporta la presentazione del parroco eletto della chiesa di San Michele di Cercino (Collationes Benefitiorum, vol. II, p. 17; Index alphabeticus).
Negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Gerardo Landriani nel 1445 compare il "presbiter Gaspar de Parazo", rettore delle chiese di Cercino e Cino. Il beneficio parrocchiale era di nomina vescovile (Visita Landriani 1444-1445).
Nel 1589, durante la visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda, la parrocchia di San Michele Arcangelo contava circa 100 famiglie cattoliche (Visita Ninguarda 1589-1593).
Il 12 giugno 1780, a seguito dell'erezione, a solo titolo di onore, della chiesa parrocchiale e prepositurale di Sant'Alessandro di Traona in arcipretale e plebana, la parrocchia di Cercino fu unita a essa come plebanato di semplice onore (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
La chiesa di San Michele di Cercino è attestata come parrocchiale alla fine del XVIII secolo nel vicariato di Traona (Ecclesiae collegiatae 1794).
Nel 1798 lo stato attivo del beneficio parrocchiale ammontava a lire 357.10 di Milano; lo stato attivo della coadiutoria lire 275 di Milano. Nella parrocchia di Cercino si avevano la confraternita maschile del Santissimo Sacramento e la confraternita femminile del Santissimo Rosario (Quesiti Amministrazione Adda e Oglio, 1798).
Nel 1899, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 651. Entro i confini della parrocchia di Cercino, di nomina popolare, esistevano le chiese di Santa Margherita vergine e martire di Piussogno, della Beata Vergine della Neve di Siro, della Beata Vergine della Pietà, e l'oratorio dell'Immacolata, della confraternita del Santissimo Sacramento. Nella chiesa parrocchiale si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile, e la congregazione del Carmine. Il numero dei parrocchiani era 771 (Visita Valfré di Bonzo, Vicariato di Traona).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Cercino è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Traona, fino al decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale XII della Bassa Valtellina e al vicariato di Traona (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con il decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato A della Bassa Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Alessandra Baretta ]