parrocchia di Santa Maria Maggiore sec. XV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Como. La chiesa di Sondalo sorse intorno al XII secolo. In un privilegio del 1208 papa Innocenzo III confermava la dipendenza di detta chiesa dal monastero di Sant'Abbondio (Visita Archinti 1614-1615, note). La dedicazione della prima chiesa parrocchiale, intorno all'anno 1200, doveva essere Sant'Agnese. In seguito, sarebbe stata eretta la chiesa a Santa Maria Assunta in Cielo (Visita Ninguarda 1589-1593, note). La dedicazione all'Assunta, intorno ai secoli XIII e XIV cambiò in Santa Maria Maggiore (Visita Valfré di Bonzo, Vicariato di Sondalo).
Le vicende che riguardano la costituzione della parrocchia di Sondalo non sono storicamente ben definite. Il suo territorio infatti era posto nella giurisdizione della pieve di Mazzo ma la nomina dei sacerdoti che esercitavano la cura d'anime fu sottoposta all'approvazione dell'abate di Sant'Abbondio in Como fino al XVI secolo (Antonioli 1990). La sudditanza di Sondalo al monastero di Sant'Abbondio era antichissima ed era stata riconfermata da papa Urbano II nel 1208 (Quadrio 1775-1776). D'altro canto competeva alla matrice di Mazzo il diritto di decima su quel territorio e la prerogativa, per quell'arciprete, di presiedere le celebrazioni liturgiche nelle feste del patrono e della consacrazione della chiesa (Xeres, Antonioli 1996). La soggezione della chiesa di Sondalo all'arciprebenda di Mazzo è confermata da due sentenze pronunciate nella curia episcopale di Como il 22 giugno 1452 e il 4 febbraio 1492; in esse era designata chiesa parrocchiale maggiore (Visita Ninguarda 1589-1593, note). Quando il monastero di Sant'Abbondio di Como fu trasformato in commenda, il capitolo di Mazzo rivendicò i propri diritti su Sondalo, fino al 1664, quando Sondalo fu eretta in prepositura e smembrata definitivamente dalla pieve (Antonioli 1990).
Un documento dell'11 maggio 1452 conferma il parroco di Santa Maria di Sondalo eletto dalla comunità: il diritto della conferma spetta all'abate di Sant'Abbondio di Como (Collationes Benefitiorum, vol. I, p. 805; Index alphabeticus); in data 6 dicembre 1454 si ha una "commendatio" della chiesa di Santa Maria di Sondalo fatta dall'abate di Sant'Abbondio "sine prejudicio jurium" del parroco di Sondalo (Collationes Benefitiorum, vol. II, p. 567; Index alphabeticus).
Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo comense convocato nel 1565 dal vescovo Gianantonio Volpi la chiesa di Santa Maria di Sondalo è attestata nella pieve di Mazzo, con un proprio rettore (Sinodo Volpi 1565).
Nel 1614, all'epoca della visita pastorale del vescovo Filippo Archinti nella pieve di Mazzo, nella chiesa parrocchiale della Beata Maria Vergine di Sondalo si aveva la confraternita del Santissimo Rosario, eretta all'altare maggiore nel 1606 da frate Vincenzo da San Severino. Entro i confini della parrocchia esistevano le chiese di San Rocco, di Sant'Abbondio di Sommacologna, della Santissima Trinità di Migiondo, di Sant'Agnese, di Santa Marta, di San Francesco (Visita Archinti 1614-1615). Non furono visitate dall'Archinti, pur essendo situate nel territorio di Sondalo, le chiese di Sant'Abbondio e della Santa Croce di Fumero, di San Lorenzo di Frontale, di San Giovanni Battista di Mondadizza, della Madonna della Neve di Montefeleit, della Madonna della Biorca (Visita Archinti 1614-1615, note).
Nel 1664 Federico Borromeo, patriarca di Alessandria e nunzio apostolico del papa Alessandro VII e della Santa Sede, con facoltà di legato "a latere", elevò in prepositura la chiesa di Santa Maria Maggiore (Xeres, Antonioli 1996). Sondalo fu smembrata definitivamente dalla pieve di Mazzo e aggregata al vicariato foraneo di Grosio (Antonioli 1990). La chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo di Sondalo è attestata alla fine del XVIII secolo come prepositurale nel vicariato di Grosio (Ecclesiae collegiatae 1794).
Alla fine del XVIII secolo la rendita netta del beneficio prepositurale, di giuspatronato della comunità, era di lire 1029; quella di due benefici canonicali, sempre di giuspatronato della comunità, di lire 476; seguivano alcuni benefici ecclesiastici semplici, di giuspatronato di privati, il primo con rendita di lire 413; il secondo di lire 400; il terzo di lire 252; il quarto di lire 34; il quinto di lire 430. Lo stato attivo della chiesa collegiata e prepositurale di Sondalo era di lire 851.10, lo stato passivo di lire 800; il totale degli stati attivi delle chiese filiali di Sondalo era di lire 1369.7, il totale degli stati passivi era di lire 925. Nella parrocchia di Sondalo esistevano le confraternite del Suffragio, dei disciplini e del Santissimo Rosario e un luogo pio detto Capitolo della Limosina. Il numero delle anime della parrocchia prepositurale di Sondalo era 1130 (Quesiti Amministrazione Adda e Oglio, 1798).
Tra il XIX e il XX secolo Sondalo costituì la sede di un vicariato comprendente le parrocchie di Sondalo, Frontale; Le Prese, Mondadizza.
Nel 1901, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 544.46. Entro i confini della parrocchia di Sondalo, di nomina comunitativa, esistevano le chiese di Sant'Agnese, di Santa Marta, di San Francesco, della Madonna della Neve di Montefeleito, di San Rocco al Ponte, della Santissima Trinità in Migiondo, della Presentazione della Beata Vergine in frazione Bolladore, di San Matteo apostolo in Sontiolo, di Sant'Abbondio di Sommacologna, dei Santi Giacomo e Filippo di Taronno, e gli oratori di San Francesco da Padova, dei confratelli del Santissimo Sacramento, e di Santa Dorotea delle consorelle del Santissimo Sacramento. Nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile, del Santissimo Rosario, del Sacro Cuore. Il numero dei parrocchiani era 1763 (Visita Valfré di Bonzo, Vicariato di Sondalo).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Sondalo è sempre stata sede vicariale; con decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, fu assegnata alla zona pastorale XIV dell'Alta Valtellina superiore e al vicariato di Bormio (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato A della Valtellina Superiore (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Alessandra Baretta ]