parrocchia di Sant'Eufemia sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Como. In epoca post-tridentina, stabilmente a partire dal XVII secolo, la parrocchia di Sant’Eufemia di Teglio risulta compresa in un vicariato esteso al territorio del terziere superiore della Valtellina, alla giurisdizione di Teglio e al contado di Poschiavo; nel XVIII secolo la parrocchia di Sant’Eufemia era sede vicariale e il vicariato coincideva con l’ambito della giurisdizione civile di Teglio.
Nel 1614, all'epoca della visita pastorale del vescovo Filippo Archinti nella pieve di Teglio, nel territorio della parrocchia di Teglio si avevano le chiese di San Lorenzo, di proprietà della famiglia Besta, San Giovanni nella contrada omonima, Santa Maria di Ligone Superiore, San Rocco di Ligone Inferiore, San Martino, Santi Gervasio e Protasio nella contrada Branchi. Nella chiesa parrocchiale di Santa Eufemia esisteva la confraternita dei disciplini bianchi, eretta all’altare della Concezione della Beata Vergine Maria; il vescovo Filippo Archinti avrebbe eretto nella detta chiesa le confraternite del Santissimo Sacramento e della Dottrina Cristiana (Visita Archinti 1614-1615).
Con bolla nell’anno 1624, ovvero il 19 settembre 1625 (Visita Ninguarda 1589-1593, note) il pontefice Urbano VIII eresse la chiesa di Sant’Eufemia in prepositura e collegiata, con quattro canonici (Quadrio 1775-1776).
Verso la fine del XVIII secolo la nomina del preposito della chiesa di Sant'Eufemia di Teglio era di spettanza degli ecclesiastici e dei capifamiglia del luogo; la rendita attiva del beneficio prepositurale era di lire 579 di Valtellina. L'elezione dei canonici era di spettanza dei decani e dei consiglieri; le rendite attive di questi benefici canonicali erano di lire 200 circa di Valtellina ciascuno e di altri beni in natura. Nella parrocchia di Teglio esistevano le confraternite del Santissimo Sacramento e dell'Immacolata Concezione di Maria Santissima. Erano eretti due Monti di Pietà. Il numero dei parrocchiani era di circa 3000 (Quesiti Amministrazione Adda e Oglio, 1798).
Nel 1893, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 1163.84; la rendita netta del beneficio coadiutorale di Sant’Eufemia, di nomina popolare, a lire 310.12; la rendita netta del beneficio coadiutorale di Sant'Antonio abate, di nomina popolare, a lire 300.26; la rendita netta del beneficio coadiutorale della Beata Vergine Immacolata, di nomina popolare, a lire 249.91; la rendita netta del beneficio coadiutorale di Santa Maria, di nomina popolare, a lire 484.39; la rendita netta del beneficio coadiutorale di Sant'Orsola, di nomina popolare, a lire 460.89. Entro i confini della parrocchia di Teglio, di nomina dei capifamiglia, esistevano le chiese di Santa Maria di Ligone, San Rocco, San Giovanni, Sant'Antonio, San Gervaso, San Gottardo, San Michele in Tresenda, San Silvestro, San Martino, San Luigi, di proprietà della confraternita del Santissimo Sacramento, l'oratorio pubblico annesso alla chiesa, dedicato ai morti, l'oratorio privato di Santa Maria Maddalena, di proprietà dell'estinta famiglia Cattaneo. Nella chiesa prepositurale e plebana di Sant'Eufemia, si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento, che risultava fondata intorno all'anno 1790 nella chiesa di San Luigi Gonzaga, il sodalizio, senz'abito, della Beata Vergine del Santo Rosario, che risultava fondato alla metà circa del XIX secolo, ma ripristinato nel 1890, il sodalizio della Beata Vergine del Carmine, riportato in auge nel 1887, la congregazione dei terziari francescani, la compagnia di San Luigi Gonzaga. Il numero dei parrocchiani era di 3327. Il clero era composto dal parroco e da tre coadiutori (Visita Ferrari, Vicariato di Teglio).
Nel corso del XX secolo la parrocchia di Sant'Eufemia di Teglio è sempre stata sede vicariale, fino al decreto 29 gennaio 1968, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale XIV dell'Alta Valtellina e al vicariato di Tirano (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con il decreto 10 aprile 1984 è stata inclusa nel vicariato foraneo A dell'Alta Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Alessandra Baretta ]