comune di Orago sec. XIV - 1757

La località di Orago risulta citata negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano: faceva parte della pieve di Gallarate ed era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Rho (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVIII secolo Orago risultava ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cartt. 18-19).
Nel Catasto detto teresiano Orago appariva ancora comune separato. Infatti i territori di Orago e Cavaria vennero rappresentati nel 1722 in mappe distinte (Area virtuale, MUT 99, MUT 81).
Nel 1730 Orago venne unito in ufficio a Cavaria. Nel Compartimento territoriale specificante le cassine, del 1751, Orago e Cavaria appaiono ancora indicati come comuni separati (Compartimento Ducato di Milano, 1751). Appare la forma “Orago con Cavaria” nel compartimento territoriale del 1757 (editto 10 giugno 1757). Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, il comune risultava ancora distinto da quello di Cavaria. La comunità non risultava infeudata e non pagava nulla a titolo feudale; era stata però sotto la signoria dei Visconti ed era poi passata alla casa Lampugnani. In materia di giustizia, non esistendo il podestà, il console prestava giuramento al regio ufficio di Gallarate.
Gli ufficiali del comune erano il console, le cui funzioni erano svolte a turno dagli uomini della comunità e cambiava ogni mese, e il sindaco, che era scelto dal primo estimato.
Il cancelliere abitava ad Oggiona e veniva retribuito con 14 lire all’anno per il lavoro ordinario. Le scritture pubbliche erano conservate in casa del primo estimato.
Il comune non disponeva di procuratore né agente a Milano, ma lo nominava in caso di necessità.
Le anime collettabili e non collettabili erano circa 122 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3071, fasc. 17).

ultima modifica: 13/10/2003

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]