monastero di San Maurizio sec. VIII - 1798

Monastero benedettino femminile, situato in Porta Vercellina, parrocchia Santa Maria alla Porta, nella città di Milano.
Le notizie circa l'esistenza del monastero risalgono all'VIII-IX secolo (Picasso 1980, p. 71). La denominazione di San Maurizio appare solo da 1078, mentre inizialmente appare intitolato alla Vergine e designato quale "maggiore" (Picasso 1980, p. 71).
Nel 1444 il monastero passò all'osservanza. Nel 1453 la cura spirituale fu affidata agli agostiniani di Santa Maria Incoronata, e passò nel 1461 ai benedettini di San Pietro in Gessate, cui spettava ancora alla fine del XVI secolo. Nel 1505 il monastero venne unito alla Congregazione di Santa Giustina e l'anno successivo a quella cassinese. Nel 1626, dopo una lunga controversia con i padri cassinesi di San Benedetto, passò alla giurisdizione arcivescovile.
Nel secolo XVIII il monastero risulta possedere terreni nei Corpi Santi di Porta Comasina e nei Corpi Santi di Porta Ticinese della città di Milano; nelle comunità di Casirate con Birolo, vicariato di Binasco; Baranzate, pieve di Bollate; Bareggio, pieve di Corbetta; Incirano, pieve di Desio; Quinto de' Stampi, pieve di Locate; Arosio, Villa Romanò, nella pieve di Mariano; Cerchiate, nella pieve di Trenno; Terranova ed uniti, Vescovato Inferiore di Lodi (Possessi dei monasteri femminili, sec. XVIII; Catasti ecclesiastici, pievi milanesi).
Fu soppresso nel 1798 (Occhipinti 1977; Occhipinti 1982; Pogliani 1985, pp. 190-191; Ordini religiosi, Monastero maggiore, Milano); in esecuzione del decreto del direttorio esecutivo della repubblica cisaplina 19 brumale anno VII (Soppressione corporazioni religiose, 19 brumale anno VII).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Lavinia Parziale ]