monastero di San Vittore sec. IX - 1787

Monastero benedettino femminile.
Il monastero, secondo la tradizione, fu dedicato a San Vittore intorno al 780 ed era legato al nome di Aimo e Vermondo conti di Turbigo, indicati come fondatori (Colli 1971, p. 8). Il primo documento che lo ricorda è tuttavia un atto di permuta di beni datato all'anno 856 (Colli 1971, p. 11).
Tra il 1080 e il 1108 il monastero acquistò anche la chiesa di Santa Maria, sempre a Meda, assumendone ogni diritto (Colli 1971, p. 12). Tra il XV e il XVI secolo il monastero fu sottoposto alla cura della congregazione cassinese.
Nel secolo XVIII il monastero risulta possedere terreni nelle comunità di Meda, Barlassina, Lentate con Cimnago, Seveso, nella pieve di Seveso; Seregno, pieve di Desio; Carimate, Novedrate, nella pieve di Galliano; Incino ed uniti, Merone, Nobile, nella pieve di Incino; Cabiate, Brenna ed uniti, nella pieve di Mariano; Bregnano, Rovellasca, nella pieve di Fino Comasco (Possessi dei monasteri femminili, sec. XVIII) e anche nelle comunità di Briosco, Giussano con San Giovanni in Baraggia, nella pieve di Agliate; Lomazzo, Cassina Ferrara, nella pieve di Appiano (Catasti ecclesiastici, ducato di Milano).
Il monastero fu soppresso, secondo quanto si desume da fonti archivistiche, il 28 maggio 1787 (Ordini religiosi, San Vittore, Meda); con determinazione 8 pratile anno VI del direttorio esecutivo della repubblica cisalpina, autorizzato dalla legge 19 fiorile anno VI, ne furono richiamati alla nazione tutti i beni ed effetti (Nazionalizzazione beni ecclesiastici, 8 pratile anno VI).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Lavinia Parziale ]