monastero di Santa Maria Assunta sec. VIII - 1799

Monastero benedettino femminile.
Fu fondato durante il regno di Liutprando per disposizione di Maniconda (secondo la tradizione nel 737), che lasciò per dote al monastero i suoi beni in Cairate e luoghi adiacenti (Fondo di Religione, Santa Maria Assunta, Cairate). Fu soggetto alla giurisdizione del vescovo di Pavia fin dalla fondazione (Toscani 1984); la giurisdizione del vescovo pavese durò fino al 1799, anno di soppressione del monastero.
Nel secolo XVIII il monastero risulta possedere terreni nelle comunità di Cairate, Fagnano, nella pieve di Olgiate Olona; San Pancrazio, Villa Dosia, nella pieve di Somma; Castelseprio con Vico Seprio, Lonate Ceppino, nella pieve di Castelseprio; Peveranza, pieve di Gallarate (Possessi dei monasteri femminili, sec. XVIII) e anche nella comunità di Locate, pieve di Appiano (Catasti ecclesiastici, ducato di Milano).
Fu soppresso il 4 febbraio 1799 (Distinta soppressioni, 1796-1799), in virtù della legge 19 fiorile anno VI, quando vi erano diciannove monache e dieci converse (Amministrazione del Fondo di Religione, monastero di Santa Maria Assunta, Cairate).

ultima modifica: 17/06/2006

[ Lavinia Parziale ]