parrocchia di San Bernardino da Siena 1681 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. In un documento di mano dell’abate Pompilio Pelliccioli, vicario episcopale, redatto in data 18 dicembre 1680, si notificava l’istanza di dismembrazione, separazione ed erezione a parrocchiale della chiesa di San Bernardino della contrada di Lizzola, inoltrata all’autorità episcopale da un sacerdote e da un cappellano prestanti servizio presso detta comunità (Fascicoli parrocchiali, Lizzola). Nella relazione redatta in occasione della visita del vescovo Dolfin alla parrocchia di Lizzola, se ne attestava l’erezione per mano del vescovo Giustiniani il 5 agosto del 1681 (Dolfin 1778-1781).
Fino alla metà del XIX secolo, le tre contrade anticamente comprese entro la Val Bondione, divenute parrocchie autonome, ossia Fiumenero, Lizzola e Bondione, pur situate in Val Seriana Superiore, rimasero incluse nella vicaria di Vilminore di Scalve. Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dal 1734, la parrocchia di Lizzola risultava infatti compresa nella vicaria di Vilminore (Stati del clero 1734-1822). Solo nella metà del XIX secolo essa verrà inclusa nella vicaria foranea di Ardesio (Stati del clero 1851-1859).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, nella parrocchiale risultavano istituite la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, "amministrata da niuno perché senza entrate e (...) mantenuta insieme con la chiesa", la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, amministrata da due sindaci, e la scuola della Dottrina cristiana presso l’altare di Sant’Antonio di Padova, amministrata da un cancelliere. Entro la circoscrizione parrocchiale si trovava un istituto della Misericordina, amministrato da due sindaci. A quest’epoca la comunità di Lizzola contava 230 anime, di cui 156 comunicate. La parrocchia godeva di un beneficio annuo di lire 495 (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di San Bernardino di Lizzola risultava annessa alla vicaria III di Ardesio. A quest’epoca la comunità contava 371 anime, ed era retta da un parroco e da un cappellano (GDBg).
Nel 1908, la parrocchia di Lizzola confluiva entro la vicaria di Gromo (decreto 4 marzo 1908), per restarvi annessa fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale I, composta dalle parrocchie della vicaria di Gromo, Ardesio, Ponte Nossa, Clusone e Vilminore (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Ardesio-Gromo (decreto 27 maggio 1979).

Relazioni:
sussidiaria di:
Bondione [1681]

Compresa in:
vicaria foranea di Scalve [1734]
vicaria foranea di Vilminore [1763] - [1852]
vicaria foranea di Ardesio [1857] - 1908
vicaria di Gromo 1908 - 1971
zona pastorale I 1971 - 1979
vicariato locale di Ardesio-Gromo 1979 - [1989]

ultima modifica: 05/09/2005

[ Roberta Frigeni ]