parrocchia di Sant'Alessandro martire 1443 - 1986

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Come attestato da Pagnoni, la comunità di Spino si rese autonoma smembrandosi dalla matrice di San Pellegrino con decreto 18 febbraio 1443 del vescovo Polidoro Foscari (Pagnoni 1992).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 23 ottobre 1575, la parrocchia di Sant’Alessandro di Spino al Brembo risultava compresa nella pieve della "Valle Brembana Inferiore". La comunità di Sant’Alessandro era priva di reddito e provvedeva a stipendiare il proprio curato con una mercede pari a 192 lire annue. La parrocchia di Spino contava a quell’epoca 98 anime. Entro la circoscrizione parrocchiale esisteva un consorzio della Misericordia (Visita Borromeo 1575).
Nelle risoluzioni del III sinodo del vescovo Cornaro del 1574 (Acta synodalia bergomensis ecclesiae) e in un manoscritto del 1577, recante l’elenco dei benefici parrocchiali censiti in diocesi, la parrocchia di Sant’Alessandro risultava qualificata come "nullius plebis", direttamente sottomessa alla cattedrale (Beneficiorum ecclesiasticorum 1577).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra 1658 e 1659, la parrocchia di Spino, amministrata dal giuspatronato della vicinia, risultava compresa entro la circoscrizione ecclesiastica facente capo a Santa Croce. Il clero era costituito da un parroco, avente entrata pari a lire 600, e da un altro sacerdote. In parrocchia risultava eretta la scuola del Santissimo Sacramento. Entro la circoscrizione parrocchiale esisteva un luogo pio della Misericordia (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale sotto l’invocazione di Sant’Alessandro, qualificata come "mercenaria", risultava "nullius plebis". Vi figuravano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un consorzio della Misericordia. Il parroco godeva di un’entrata annua pari a 600 lire. La comunità di Spino contava 51 anime, di cui 30 comunicate (Marenzi 1666-1667).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 15 luglio 1780, nella parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, amministrata da sindaci, la scuola del Rosario, presso l’altare della Beata Vergine Annunciata, e la scuola della Dottrina cristiana presso l’altare di Sant’Antonio di Padova. Per la comunità di Spino, costituita da 102 anime di cui 87 comunicate, prestavano servizio un curato mercenario, stipendiato per 600 lire, e un cappellano (Visita Dolfin 1778-1781).
Nella serie degli Stati del clero della diocesi, contenente le relazioni dei vicari foranei a partire dal 1734, la parrocchia di Spino risultava compresa nella vicaria di Zogno. Nella stessa fonte il parroco di San Pellegrino risultava vicario foraneo della medesima circoscrizione per gli anni 1763 e 1784. Nel 1822, la parrocchia risultava compresa nella vicaria di San Giovanni Bianco (Stati del clero 1724-1822), e di nuovo in quella di Zogno nel 1861. A quest’epoca la comunità contava 160 anime, ed era retta da un solo parroco - definitore della vicaria (GDBg).
La parrocchia di Sant’Alessandro rimase inclusa nella vicaria di Zogno fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi .
Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale V, composta dalle parrocchie delle vicarie di Zogno, Selvino, Sottochiesa, San Giovanni Bianco, Serina e Brembilla (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Brembilla-Zogno (decreto 27 maggio 1979).
Nel 1986, in seguito al decreto del ministro dell’interno che risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, alla parrocchia di Sant’Alessandro di Spino succedeva per l’intero patrimonio la parrocchia intitolata ai Santi Antonio di Padova e Alessandro martire, con sede in località Ambria (decreto 20 novembre 1986).

Relazioni:
smembrata da:
San Pellegrino [1443]

Compresa in:
pieve della Valle Brembana Inferiore 1443 - 1568
nullius plebis sec. XVI - sec. XVII
vicaria di Santa Croce [Barbarigo]
vicaria di Zogno sec. XVIII - 1979
zona pastorale V 1971 - 1979
vicariato di Brembilla-Zogno 1979 - [1989]

ultima modifica: 05/09/2005

[ Roberta Frigeni ]