comune di Pieve di Lumezzane sec. XVII - 1797

Lumezzane risulta citato fra i comuni della quadra di Nave nell’estimo visconteo del 1385, e come capo di quadra a partire dal 1429; nel 1493 sembrava fare parte della Val Trompia pur essendo definito feudo degli Avogadro; contava inoltre 760 anime (Medin 1886). All’inizio del ’600 è citata come giurisdizione dei conti Avogadro, in civile per ogni somma, in criminale “citra poenam sanguinis”, e i suddetti conti nominavano un vicario; in precedenza i conti avevano giurisdizione su Polaveno (loro accordata dal Malatesta nel 1409) ma nel 1424 la Repubblica gli assegnò la valle con “ville dazi e giurisdizione in tutto come nelle precedenti concessioni di Pandolfo”; era dunque “terra esente come le valli Trompia e Sabbia”.
Era formata dai comuni di Pieve S. Giovanni, costituito a sua volta dalle terre di Pieve, Renzo, Fontana, Piatù, Dosso, Gazzolo e la Valle, per un totale di 200 fuochi e 1500 anime e S. Apollonio (Da Lezze 1610), anche se la ducale 27 novembre 1427 di investitura feudale a Pietro Avogadro parla della “villam et curiam nostram de le Mesanis” (Glissenti 1891)
Dalla documentazione archivistica si desume che “la valle di Lumezzane era amministrativamente formata dalle due comunità di Pieve e San Apollonio”, anche se pare che, fino all’inizio del ’500 la comunità fosse una sola, in quanto Lumezzane risulta sempre citato al singolare (Lucchini, 1978). Sempre dai documenti risulta che a metà del sec. XVII la struttura istituzionale del comune era composta da un consiglio generale, da un consiglio speciale, che a volte si riuniva con “aggiunti”, convocati dal console su mandato dei cinque sindici o reggenti che oltre a gestire le questioni ordinarie del comune rendevano anche giustizia; esistevano inoltre un massaro, campari e un cancelliere.
Dall’unico registro di delibere rimasto (1668-1708) si desume che il consiglio speciale era eletto per occasioni o dispute particolari su base territoriale e cioè otto membri (a volte solo cinque) per ogni frazione ovvero Renzo, Fontana, Gazzolo e Valle e Dosso; in altre occasioni compare anche Piatucco con Pieve (Lucchini 1978).
Nel 1764 vi erano 1095 anime (Descrizione generale 1764).

ultima modifica: 27/10/2002

[ Giovanni Zanolini ]