comune di Sirmione sec. XII - 1797

Già nel 765, come testimoniano documenti del periodo longobardo, Sirmione era sede di un castrum. Nel 774 in Sirmione oltre al castello vi era anche il monastero regio di S. Salvatore e a questa data Carlo Magno cedette i diritti sull’intera penisola al monastero francese di S. Martino di Tours. Alla metà del IX secolo il monastero di S. Salvatore di Sirmione, con atto degli imperatori Lotario e Lodovico II, venne assegnato all’imperatrice Ermengarda e alla badessa Gisla tra i beni sottoposti alla giurisdizione del monastero di S. Salvatore-S. Giulia di Brescia. Sotto Berengario I Sirmione sembra perdere la sua funzione militare ed amministrativa, mentre con Federico I pare accentuarsi sempre più la condizione di diretta dipendenza almeno nominale dall’Impero: nel 1158 infatti l’imperatore concesse o riconfermò alla comunità di Sirmione un’ampia autonomia nell’ambito di una soggezione diretta all’Impero. Alla fine del XII secolo il comune veronese estese la sua giurisdizione anche su Sirmione e nel 1197 il podestà locale giurò per la comunità obbedienza al comune di Verona. Da quella data perciò Sirmione divenne parte del distretto veronese, del quale seguì le vicende fino alla fine della dominazione veneta (Castagnetti 1983). Con la costituzione della signoria scaligera in Verona fu coinvolto dalla politica di controllo e rafforzamento dei castelli e dei luoghi fortificati perseguita dai signori: negli statuti veronesi del 1276 è infatti nominato insieme a Illasi, Soave, Peschiera, Malcesine, Garda, Marano e Villafranca, altri luoghi fortificati del territorio veronese. Gli Scaligeri con privilegio del 12 agosto 1324 e successivamente i Visconti, signori del distretto veronese dal 1387, con privilegio del 9 marzo 1397, i Da Carrara, signori di Verona, con atto del 20 giugno 1404 e la Repubblica Veneta, cui Verona si assoggettò nel 1405, con privilegio del doge Michel Steno del 14 dicembre 1405, confermarono alla comunità di Sirmione i vantaggi fiscali e le antiche concessioni fatte al comune di Sirmione da Federico II in data 8 luglio 1220 e da Corradino di Svevia il 1 novembre 1267. Durante il periodo veneto Sirmione mantenne la sua funzione di avamposto militare, anche se nel programma di generale riorganizzazione dello scacchiere fortificato del Basso Garda, attuato dalla Repubblica di Venezia nel XVI secolo, perse probabilmente di importanza a vantaggio di Peschiera (Guerrini 1957; Boschi 1996; Boschi 1997; Arduino 1998).

ultima modifica: 27/10/2002

[ Valeria Leoni ]