consiglio provinciale dell'economia corporativa 1931 - 1937

La legge 18 giugno 1931, n. 875 trasformò i Consigli provinciali dell'economia (vedi voce relativa) in Consigli provinciali dell'economia corporativa (legge 18 giugno 1931). Oltre al cambio di denominazione, la nuova normativa tese ad inserire in maniera più organica i consigli nel quadro degli istituti corporativi che in quel periodo l'Italia andava sperimentando. Da questo punto di vista, va ricordato che la legge stabiliva la pariteticità dei rappresentanti dei vari rami della produzione, inserendo inoltre nelle tre sezioni (industriale, commerciale, agricola) dell'ente i rappresentanti dei lavoratori e quelli dei datori di lavoro su basi perfettamente uguali nel numero e nelle attribuzioni.

L'introduzione di questo principio rese inoltre superflua la quarta sezione, creata insieme ai Consigli provinciali dell'economia nel 1927 e dedicata ai problemi del lavoro e dei contratti collettivi.

A proposito della struttura organizzativa di questo ente, gli organi di governo dei nuovi consigli erano tre: un comitato di presidenza, le tre sezioni ed un consiglio generale composto dal comitato di presidenza, dai rappresentanti delle sezioni e da membri di diritto. Il comitato di presidenza e le sezioni coadiuvavano il consiglio nell'espletamento del suo lavoro, l'uno svolgendo compiti consultivi e deliberativi, le altre formulando proposte al consiglio e compiendo studi, ricerche ed indagini. Il consiglio generale era competente a deliberare sui bilanci preventivi e consuntivi, sui regolamenti interni, poteva promuovere iniziative ed esprimere voti o pareri su questioni che gli fossero sottoposte dai Ministeri o da singoli consiglieri.

Dal punto di vista funzionale, alle preesistenti attribuzioni del Consiglio provinciale dell'economia, il Consiglio provinciale dell'economia corporativa si vide attribuiti i seguenti, ulteriori compiti:

  • promuovere il coordinamento (nell'ambito provinciale) delle organizzazioni sindacali;
  • coordinare l'attività assistenziale;
  • controllare gli uffici di collocamento.

Per quanto concerne la questione della vigilanza governativa sui nuovi enti, è necessario rammentare come essa venne accresciuta, giungendo alla previsione che il Ministero delle corporazioni potesse ordinare il compimento degli atti a cui gli organi del consiglio fossero tenuti per legge o per regolamento e che non fossero stati posti in essere nei modi e nei tempi dovuti.

Una lieve modifica dei Consigli dell'economia corporativa avvenne in occasione dell'approvazione (decreto 20 settembre 1934) del testo unico sui consigli e sugli uffici dell'economia corporativa (per gli Uffici dell'economia corporativa vedi voce relativa). Il testo unico, che per larga parte si limitava a fondere in un unico corpo legislativo la disciplina in vigore, designò i Consigli provinciali dell'economia corporativa come "enti pubblici dotati di personalità giuridica", rispetto ai Consigli provinciali dell'economia che erano soltanto "enti di diritto pubblico".

Il regio decreto legge 28 aprile 1937, n. 524 (decreto legge 28 aprile 1937) trasformò i Consigli provinciali dell'economia corporativa in Consigli provinciali delle corporazioni (vedi voce relativa).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Fulvio Calia ]