comune di Incino sec. XIV - 1757

Nel 1441 Incino, con tutta la sua pieve, venne concesso in feudo dal duca Filippo Maria Visconti ai conti Dal Verme (Casanova 1904).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e dei successivi aggiornamenti del 1590 e del XVII secolo, Incino risulta ancora compreso nella pieve omonima (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cartt. 24 e 25) dove ancora lo si ritrova, unito a Villincino, nel 1644 (Relazione Opizzone 1644).
Con istrumento rogato il 6 luglio 1647 il comune venne concesso in feudo al conte Carlo Archinto (Casanova 1904).
Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751, Incino era sempre inserito nel ducato di Milano, nella pieve omonima, ed il suo territorio comprendeva anche i cassinaggi di Vilincino e Rovere (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune di Incino comprendeva anche il territorio delle comunità di Villincino, Rogora e Ferrera. Infeudato al conte Filippo Archinti, a cui la comunità versava per convenzione una somma quale diritto di imbottato, contava 443 anime. Il comune era amministrato dal convocato generale, composto da tutti gli uomini della comunità, che eleggeva tre deputati incaricati della vigilanza in occasione del passaggio delle soldatesche e del riparto del carichi fiscali. L’elezione avveniva ogni tre anni in pubblica seduta alla presenza del podestà e con pubblico istrumento.
Il comune di Incino, oltre al console, disponeva di un cancelliere che aveva tra i suoi compiti quello di conservare i libri dei riparti e veniva retribuito con salario annuale, oltre che con compensi straordinari. Incaricato delle riscossioni dei carichi e del pagamento delle spese era un solo esattore anch’egli eletto con istrumento pubblico a seguito di incanto. Il comune era sottoposto alla giurisdizione di un podestà feudale al quale versava annualmente un salario, oltre che alla banca criminale di Milano. Il console prestava annualmente giuramento ad entrambi i giusdicenti (Risposte ai 45 quesiti 1751, cart. 3034).
Sempre inserito nella medesima pieve, Incino con Villincino, Rogora e Ferrera compare nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 ancora appartenente al ducato di Milano (Indice pievi Stato di Milano, 1753).

ultima modifica: 02/01/2004

[ Domenico Quartieri ]