comune di Guanzate sec. XIV - 1757

Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Guanzate risulta incluso nella pieve di Appiano e viene elencato tra le localitą cui spetta la manutenzione della “strata da Bolą” come “el locho da Ugonzą” (Compartizione delle fagie 1346).
Con istrumento rogato il 18 ottobre 1538 il comune venne concesso in feudo ad Giacomo Antonio Carcano e successivamente, a seguito di testamento, giunse nella mani della famiglia Arconati (Casanova 1904).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1552 e dei successivi aggiornamenti sino al XVIII secolo, Guanzate risulta ancora compreso nella pieve di Appiano (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cartt. 2 e 3) dove ancora lo si ritrova nel 1644 (Relazione Opizzone 1644).
Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751, Guanzate era sempre inserito nel ducato di Milano, ancora nella pieve di Appiano ed il suo territorio comprendeva anche i cassinaggi di Madonna e Cinfo (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, infeudato al conte Arconati al quale la comunitą non versava alcun tipo di contribuzione, contava circa 958 anime. Disponeva di un consiglio che si riuniva, al suono della campana, nella pubblica piazza su convocazione del console e che decideva a maggioranza di voti. Annualmente venivano eletti due deputati e il console, che potevano essere confermati, ai quali spettava tra l’altro la vigilanza sui riparti dei carichi. Il comune si avvaleva inoltre di un cancelliere che veniva retribuito con un salario oltre che con compensi di carattere straordinario. Incaricato delle riscossioni dei carichi e del pagamento delle spese era un solo esattore che veniva eletto per pubblico incanto. Il comune era sottoposto alla giurisdizione di un podestą feudale, rappresentato da un luogotenente a cui la comunitą erogava un onorario in occasione del pubblico riparto. Il console prestava l’ordinario giuramento alla banca criminale del Vicariato del Seprio di Gallarate (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3039).
Sempre inserito nella pieve di Appiano, il comune compare nell’“Indice delle pievi e comunitą dello Stato di Milano” del 1753 ancora appartenente al ducato di Milano (Indice pievi Stato di Milano, 1753).

ultima modifica: 02/01/2004

[ Domenico Quartieri ]