comune di Cermenate sec. XIV - 1757

La comunità di Cermenate risulta già citata come entità amministrativa autonoma, secondo alcuni autori (Bognetti 1927, p. 225), in documenti del secolo XIII.
Il “comune de Cermenate” figura nella “Determinatio mensurarum et staterarum …” annessa agli Statuti di Como del 1335, tra i comuni appartenenti alla pieve di Fino (Statuti di Como 1335, Determinatio mensurarum), che già la ripartizione territoriale del 1240 attribuiva al quartiere di Porta San Lorenzo e Coloniola della città di Como (Ripartizione pievi comasche, 1240).
Cermenate risulta sempre facente parte della pieve di Fino anche dal “Liber consulum civitatis Novocomi” dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli del comune dal 1510 sino all’anno 1539 (Liber consulum Novocomi, 1510-1535).
Nel 1652 la terra di Cermenate, ancora compresa nella pieve di Fino, era composta da 74 fuochi (Focolari pievi di Fino, Zezio, Ugiate, 1652).
Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751, Cermenate era sempre inserito nella pieve di Fino, ed il suo territorio comprendeva anche i cassinaggi di Lavizana e Santa Croce (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune di Cermenate si era redento e pagava per ciò la somma di lire 70.15.6 e 2/3 ogni quindici anni.
Il comune a cui erano aggregate “Cassina Lavizara” e “Cassina Santa Croce”, contava 990 abitanti e disponeva di un consiglio che si riuniva di norma nel giorno in cui venivano effettuati i riparti dei carichi fiscali.
Ogni primo giorno dell’anno venivano eletti quattro sindaci che rivestivano anche la carica di consoli ed intervenivano ai consigli insieme all’agente del primo estimato della comunità.
Il comune disponeva inoltre di un cancelliere che veniva regolarmente retribuito e che aveva il compito di conservare parte delle pubbliche scritture. Il resto dell’archivio era invece depositato nella “casa di villa” del maggiore estimato.
Incaricato della riscossione dei carichi e dei pagamenti delle spese era un unico esattore eletto pubblicamente. Cermenate era sottoposto alla giurisdizione del podestà di Como, al quale il console inoltrava le denuncie e per i servizi del quale il comune pagava un contributo alla città (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3026).
Il comune di Cermenate con Cassina Santa Croce e Cassina Lavezzara compare nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 ancora appartenente alla pieve di Fino (Indice pievi Stato di Milano, 1753).

ultima modifica: 13/10/2003

[ Domenico Quartieri ]