corte di Casale sec. XV - 1757

Nel 1472 la corte di Casale, “cioè Canzo, Caslino, Castelmarte, Proserpio, Longone, Cassina Mariaga, Cassina dei Cazzi, Bindella, Comegiano, Morchiuso, Casate con Molino della Rete, Boffalora, Campolongo e Corte di Casale”, venne concessa in feudo dal duca Galeazzo Maria Sforza alla famiglia Negroni di Ello, detti Missaglia, alla quale restò sino al 1677, anno in cui il feudo venne ceduto ai Crivelli (Casanova 1904).
Dal “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 emerge che la corte di Casale comprendeva i comuni di Canzo, Caslino, “Cassine di Mariaga”, “Castel Marte”, Longone, Mariaga e Proserpio (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
La Corte di Casale disponeva di un consiglio generale che rappresentava l’organo deliberativo dell’intera Corte, a cui partecipavano gli ufficiali eletti dalle singole comunità (sindaci, consoli, deputati e cancellieri) (Risposte ai 45 quesiti, 1751; comune di Cassina Mariaga e comune di Mariaga, cart. 3033).
Nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753, che delinea la politica di aggregazione di comuni che venne ufficializzata quattro anni più tardi dall’editto teresiano del 10 giugno 1757, la corte di Casale compare ancora immutata nella sua organizzazione. Secondo tale indice il numero dei comuni che componevano la pieve rimane invariato. L’unica variazione da segnalare è nella denominazione del comune di Cassina Mariaga che compare nell’indice col nome di Cassina Mariaga con Boffalora, Molino della Rete, Morchiuso, Campolongo, Bindella e Caccaratti (Indice pievi Stato di Milano, 1753).

ultima modifica: 09/01/2006

[ Domenico Quartieri ]