parrocchia di San Lorenzo sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Como. La chiesa plebana e collegiata di San Lorenzo, retta da un preposito, alla fine del XIII secolo faceva capo alle chiese di Cugliate, Caravate, Cittiglio, Rancio, Gemonio (Perelli Cippo 1976).
Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo comense del 1565 del vescovo Gianantonio Volpi, nella chiesa prepositurale plebana di San Lorenzo è attestato un collegio canonicale formato dal preposito e da dieci canonici (Sinodo Volpi 1565). Nel 1592, al tempo della visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda in Valcuvia, nella chiesa collegiata e prepositurale di San Lorenzo di Canonica il collegio canonicale era ancora composto dal preposito e da dieci canonici, di cui nove residenti. Dalla chiesa matrice e plebana di San Lorenzo dipendevano per l'amministrazione dei sacramenti le chiese di Cuvio, Cavona, Cuveglio, Vergobbio, Arcumeggia, Duno, Zuigno con Casale, Azzio, Orino (Visita Ninguarda 1589-1593). Nel 1651 la chiesa di San Lorenzo di Canonica è attestata come collegiata e prepositurale nella pieve e vicariato di Cuvio, territorialmente compresi nel ducato di Milano (Ecclesiae collegiatae 1651)
Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como, spedito nel 1773 dal vescovo Giambattista Mugiasca al governo di Milano, il reddito prebendale della prepositura assommava a lire 912; il reddito da emolumenti di stola a lire 100. Nella chiesa collegiata di San Lorenzo il collegio canonicale era composto da dieci canonici, ad esclusione del preposito, senz'obbligo di coadiuvare il preposito nella cura d'anime. Il numero delle anime della parrocchia era 1768 (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773).
Nel 1788 la parrocchia di San Lorenzo, di libera collazione, comprendeva le comunità di Cuvio, Azzio, Cuveglio, Vergobbio e Duno. Essa contava circa 1936 anime. Nella chiesa plebana prepositurale era eretto un capitolo formato da dieci canonicati, oltre alla prepositura, tutti di libera collazione. Ogni canonicato aveva una rendita complessiva, tra prebenda e residenza, di circa lire 1000. Nella comunità di Azzio esisteva un convento di Padri Riformati. Nel territorio parrocchiale esistevano gli oratori di San Pietro e di San Rocco in Cuvio, di San Gottardo e di Santa Maria in Cuveglio, di San Rocco in Vergobbio, di San Giuliano in Duno, di San Martino sul monte, già di proprietà della soppressa Inquisizione, e la chiesa di Sant'Eusebio di Azzio (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788).
Alla fine del XVIII secolo, la chiesa capopieve di San Lorenzo di Canonica era attestata come collegiata e prepositurale nella pieve e vicariato di Cuvio, territorialmente compreso nel ducato di Milano. Il collegio canonicale risultava composto dal preposito e da dieci canonici. Nel territorio parrocchiale esisteva una chiesa vicaria in cura d'anime nella località di Duno. Inoltre si aveva un convento di riformati nella località di Azzio (Ecclesiae collegiatae 1794).
Nel 1798 fu soppresso il capitolo collegiale e nella parrocchia plebana di San Lorenzo restarono solo il preposito e un coadiutore titolare (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
Nel 1892, all'epoca della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 1184.62; la rendita netta del beneficio coadiutorale di San Lorenzo di Canonica era di lire 467.56. Entro i confini della parrocchia di Cuvio, di nomina vescovile, esistevano le chiese di San Pietro in Cuvio, San Rocco in Vergobbio, San Giuliano martire di Antiochia in Duno, gli oratori di San Rocco in Cuvio, Beata Vergine Addolorata in frazione Comacchio, Sant'Anna, Sant'Antonio, Santa Maria a Cuveglio, quest’ultimo di proprietà privata e non più officiato, San Martino sul monte omonimo in Duno, di patronato della famiglia Viola. Nella chiesa parrocchiale plebana e prepositurale di San Lorenzo si aveva la confraternita canonicamente eretta del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile, e la confraternita del Santissimo Rosario, esistente “ab antiquo” nella parrocchiale, ma eretta canonicamente con bolla data in Roma il 31 agosto 1890, a seguito della circolare di monsignor Merizzi, vicario capitolare in data 29 luglio 1890, come da ordine del papa Leone XIII; nella chiesa sussidiaria di San Pietro vi era una confraternita del Santissimo Sacramento, separatasi dalla confraternita predetta. Il numero dei parrocchiani era 2622. Il clero era composto dal preposito e da un coadiutore (Visita Ferrari, Vicariato di Cuvio).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Canonica è sempre stata sede di vicariato foraneo, fino al decreto 29 gennaio 1968 per l'istituzione delle zone pastorali nella diocesi di Como, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale XVI delle Valli Varesine, restando sede vicariale (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato B delle Valli Varesine (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984). Con bolla vescovile 4 novembre 1955 la parrocchia di San Lorenzo di Canonica venne elevata alla dignità di arcipretura. Il parroco pro tempore venne a godere del titolo di arciprete (bolla 4 novembre 1955) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1955). Con decreto 14 luglio 1958 del vescovo Felice Bonomini il beneficio parrocchiale della Beata Vergine Addolorata di Comacchio venne unito aeque principaliter alla parrocchia arcipresbiterale di San Lorenzo di Canonica (decreto 14 luglio 1958) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1958). Con decreto 16 luglio 1986 del vescovo Teresio Ferraroni la parrocchia di Comacchio fu resa autonoma per cessata unione con Canonica (decreto 16 luglio 1986/36) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1986).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Alessandra Baretta ]