pieve della cattedrale sec. XIII - 1938

La pieve della cattedrale, volgarmente detta di Zezio, si estendeva negli immediati dintorni della città di Como e identificava l'insieme delle chiese sottoposte all'autorità del capitolo della cattedrale. Il toponimo deriva probabilmente dal nome di un antico borgo chiamato in seguito San Martino, dal titolo della chiesa degli umiliati che ivi sorgeva. In base a un'opinione popolare Zezio sarebbe invece la corruzione della voce "ecclesia", a supporto dell'antica corrispondenza della pieve di Zezio con la pieve della chiesa cattedrale (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
Secondo quanto desumibile dalle "Rationes decimarum" del 1295-1298 la pieve di Zezio risultava articolata su altre quattro circoscrizioni territoriali, ciascuna delle quali prendeva il nome di una delle porte cittadine: comprendeva le chiese di San Giacomo e di Coloniola, nel quartiere di porta San Lorenzo; San Nazaro e Sant'Eusebio, nel quartiere di porta Sala; San Sisto e San Donnino, nel quartiere di porta Torre; San Benedetto, San Salvatore di Vico, Prestino e San Michele di Cavallasca, nel quartiere Monastero (Perelli Cippo 1976).
Negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo (1590), nella pieve di Zezio figuravano costituite le parrocchie di Torno, Blevio, Brunate, Civiglio, Ponzate, Solzago, Tavernerio, Capiago, Albate con Trecallo, Grandate, Camerlata, Rebbio, Breccia, Cavallasca, Chiasso, Maslianico, Piazza, Rovenna, Stimianico, Cernobbio, Moltrasio, Urio e la viceparrocchiale di Santa Maria di Nullate (Visita Ninguarda 1589-1593). Nell'agosto 1885, separato definitivamente il territorio del Canton Ticino dalla diocesi di Como, la parrocchia di Chiasso fu staccata dalla pieve di Zezio e unita alla plebana di San Vittore di Balerna (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
Nel 1651 risultavano comprese nella pieve della cattedrale, volgarmente detta di Zezio, le parrocchie di Torno, Blevio, Urio, Moltrasio, Piazza, Rovenna, Cernobbio, Chiasso, Cavallasca, Nullate, Breccia, Grandate, Rebbio, Albate con Trecallo, Lipomo, Tavernerio, Solzago, Capiago, San Tommaso [di Civiglio], Ponzate e le viceparrocchie di Stimianico, Brunate, Camnago (Ecclesiae collegiatae 1651).
Nel 1758 nella pieve della cattedrale risultavano elencate le parrocchie di Torno, Blevio, Urio, Moltrasio, Piazza, Maslianico, Rovenna, Cernobbio, Chiasso "Dominii Haelvetiorum", Cavallasca, Nullate, Breccia, Grandate, Rebbio, Albate con Trecallo, Lipomo, Tavernerio, Solzago, Capiago, Civiglio, Ponzate, Brunate, Camnago, Monte Olimpino e la viceparrocchia di Stimianico (Ecclesiae collegiatae 1758).
Negli atti preparatori al piano governativo di sistemazione delle parrocchie dello stato di Milano risultava che nella pieve di Zezio non era "stabilito alcun parroco plebano". Le ventitre parrocchie della pieve riconoscevano "per immediato superiore il vescovo o il di lui vicario generale". La pieve di Zezio, ossia della cattedrale, era compresa nel territorio unito alla città di Como (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788).
Nel 1794 nella pieve della cattedrale, "vulgo plebis Zezii", figuravano le parrocchie di Torno, Blevio, Urio, Moltrasio, Piazza, Maslianico, Rovenna, Cernobbio, Chiasso "Helveticorum", Cavallasca, Nullate, Breccia, Grandate, Rebbio, Albate con Trecallo, Tavernerio, Lipomo, Solzago, Capiago, Civiglio, Ponzate, Brunate, Camnago, Monte Olimpino, Stimianico (Ecclesiae collegiatae 1794).
Secondo quanto si desume dal confronto con la "nuova divisione dei distretti compresi nel Regno d'Italia e spettanti alla diocesi di Como per le scuole normali" compilata nel 1816,la pieve di Zezio, unita al capitolo della cattedrale, comprendeva le parrocchie di Torno, Blevio, Urio, Moltrasio, Cernobbio, Piazza, Rovenna, Maslianico, Stimianico, Monte Olimpino, Cavallasca, Santa Maria Nullate, Grandate, Braccia, Rebbio, San Carpoforo [di Camerlata], Albate, Capiago, Tavernerio, Lipomo, Solzago, Civiglio, Ponzate, Camnago, Brunate (Distrettuazione pievana diocesi di Como, 1816).
Alle originarie parrocchie si aggiunse nel 1863 la parrocchia dei Santi Simone e Giuda di Lora (Fondo parrocchie, Lora). Tuttavia con decreto 27 agosto 1904 del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo la parrocchia di Lora venne separata dalla pieve di Zezio e aggregata alle parrocchie suburbane di Como (decreto 27 agosto 1904) (Registri protocollo diocesi di Como, 1904).
Con decreto 29 maggio 1905 la parrocchia di Monte Olimpino venne separata dalla pieve di Zezio e aggregata alle parrocchie suburbane di Como (decreto 29 maggio 1905) (Registri protocollo diocesi di Como, 1905).
Nell'elenco delle parrocchie distribuite per vicariati collocato in appendice agli atti del sinodo celebrato nel 1904, la pieve di Zezio risultava dipendere direttamente dall'ordinario, "il quale di solito si vale dell'opera di due pro vicari foranei", e includeva le parrocchie di Albate, Blevio, Breccia, Brunate, Camnago Volta, Capiago, Cavallasca, Cernobbio, Civiglio, Grandate, Lipomo, Maslianico, Moltrasio, Piazza, Ponzate, Rebbio, Rovenna, Solzago, Stimianico, Tavernerio, Torno, Urio, Vergosa (Elenco delle parrocchie, 1905).
Con decreto 30 giugno 1937 del vescovo Alessandro Macchi, la parrocchia di Rebbio venne separata dalla pieve di Zezio e incorporata nella circoscrizione delle parrocchie suburbane di Como (decreto 30 giugno 1937) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1937).
Con decreto 1 gennaio 1938 del vescovo Alessandro Macchi le parrocchie che facevano parte della pieve di Zezio andarono a costituite i vicariati foranei di Cernobbio (Cernobbio, Piazza, Maslianico, Rovenna, Stimianico, Moltrasio) (decreto 1 gennaio 1938 I/2a); San Fermo della Battaglia (San Fermo, Breccia, Cavallasca) (decreto 1 gennaio 1938 I/2b); Albate (Abate, Lipomo, Capiago, Grandate) (decreto 1 gennaio 1938 I/2c); Tavernerio (Tavernerio, Solzago, Camnago, Ponzate, Civiglio) (decreto 1 gennaio 1938 I/2d); Torno (Torno, Blevio) (decreto 1 gennaio 1938 I/2e) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1938). Tuttavia, data la peculiarità di tale pieve, legata alla mancanza di un capopieve identificativo, nel corso del XX secolo il termine "pieve di Zezio" continua a rimanere variabilmente in uso e nell'annuario della diocesi figura fino al 1965.

ultima modifica: 03/01/2006

[ Marina Regina ]