comune di Oscasale sec. XIII - 1757

Il toponimo è attestato sicuramente dall’inizio del secolo XI, mentre nel 1228 sono citati il burgum e il castrum di Oscasale (Astegiano 1895-1898, I, p. 52, n. 23 e p. 261, n. 459). Nel 1451 Oscasale è menzionato tra la terre, le ville e i luoghi “que nunc obediunt civitati Cremone”, afferenti alla Porta Ariberti (Elenco comuni contado di Cremona, 1451).
Oscasale è citato tra i comuni del Contado di Cremona nel 1562 (Repertorio scritture contado di Cremona, sec. XVI-XVIII) ed elencato sempre tra i comuni del Contado nel 1634 (Oppizzone 1644).
Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 Oscasale era una comunità della provincia superiore del Contado cremonese, dato confermato anche dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento, datate 1751 (Compartimento Ducato di Milano, 1751; Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3054).
Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che il comune, non infeudato, era amministrato dal deputato, eletto dall’assemblea dagli estimati, che, su invito del console, si riuniva ogni semestre nella pubblica piazza con l’intervento del deputato, del cancelliere, dell’assistente regio e del console anche per stabilire il riparto dei carichi. La comunità affidava la redazione delle pubbliche scritture al cancelliere, residente nella vicina terra di San Bassano, che custodiva in una cassetta i pochi documenti del comune rimasti dopo il “saccheggio del 1733”, mentre l’esazione dei carichi era compito del tesoriere, nominato per pubblico incanto con incarico triennale.
Alla metà del XVIII secolo il comune era sottoposto alla giurisdizione del podestà di Cremona e il console, tutore dell’ordine pubblico, prestava giuramento presso la banca criminale della provincia superiore della curia pretoria.
All’epoca la comunità contava 305 anime (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3054).

ultima modifica: 13/10/2003

[ Valeria Leoni ]