parrocchia di Sant'Andrea apostolo sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Crema; fino al 1580 appartenne alla diocesi di Cremona.
La prima attestazione di un insediamento religioso a Capralba risale al secolo XIV, quando nel 1385 le chiese di San Zenone e di Sant’Andrea erano soggette alla pieve di Misano (Liber 1385). Alla fine del secolo XIV i frati conventuali di San Francesco si insediarono nella chiesa di Sant’Andrea; nel secolo successivo essi lasciarono la chiesa di Sant’Andrea e si trasferirono nell’oratorio dei Santi Gervasio e Protasio, in cui resteranno fino al 1595, quando l’oratorio, abbandonato, fu demolito (Zavaglio 1946). All’inizio del secolo XV le chiese di Sant’Andrea e di San Zenone erano soggette alla pieve di Misano (Nota 1404-1420). Nel corso dello stesso secolo la chiesa di San Zenone cadde in disuso; nel 1474 Sant’Andrea era officiata da un rettore secolare (Alberti 1999). Il rettore di Sant’Andrea di Capralba venne citato inoltre nella bolla di Alessandro VI del 30 ottobre 1494 (Verga Brandirali 1991). Nel 1520, in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Gerolamo Trevisano, la chiesa di Sant’Andrea a Capralba fu censita come parrocchia nella diocesi di Cremona (Visite Trevisano 1519-1522). Nel 1580 la parrocchia di Capralba fu smembrata dalla diocesi di Cremona e unita alla diocesi di Crema eretta con la bolla “Super Universas” di Gregorio XIII dell’11 aprile 1580 (Diocesi di Crema 1993). La chiesa di Sant’Andrea fu visitata dal visitatore apostolico Girolamo Regazzoni nel 1583; nella stessa occasione furono visitati gli oratori di Sant’Andrea, dei Santi Gervasio e Protasio, e di San Macario (Visita Regazzoni 1583). Alla prima suddivisione della diocesi di Crema in vicariati nel 1583, la parrocchia di Capralba fu compresa nel vicariato di Trescore (Visita Diedo 1583; Visita Diedo III 1594); nel secolo successivo Capralba passò nel vicariato di Quintano (Visita Diedo IX 1611). Nel periodo 1648-1659 la chiesa parrocchiale venne ricostruita; nel 1648, nella località di Campisico, venne eretto l’oratorio di San Nicola da Tolentino; nel secolo XVIII era ancora in uso l’oratorio di San Macario abate, benedetto dal vescovo Antonio Maria Gardini nel 1788 (Zavaglio 1946). Nel 1752 il numero degli abitanti era di 396 anime (Status animarum diocesi di Crema, 1751-1752). Nel 1787 il parroco aveva il titolo di prevosto (Ronna 1787-1792). Nel 1822 la rendita del beneficio parrocchiale in valuta italiana ammontava a 1392.19; la parrocchia contava 464 anime (Stato parrocchie diocesi di Crema, 1822). Nei secoli XVIII (Visite Lombardi 1752-1777), XIX (Visita Ferré 1859) e XX (Guida diocesi Crema 1963) la parrocchia di Capralba fu compresa nel vicariato di Trescore. La nuova chiesa parrocchiale venne riedificata tra il 1933 e il 1944 (Schiavini 1990; Zavaglio 1946). Con la revisione delle strutture territoriali della diocesi attuata nel 1970 (decreto 25 gennaio 1970), la parrocchia di Capralba è stata inclusa nella zona pastorale nord (Guida diocesi Crema 1981; Guida diocesi Crema 1985; Guida diocesi Crema 1988).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Piero Majocchi ]