parrocchia di Santa Maria in Silvis 1772 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Crema.
La prima attestazione di un insediamento religioso a Pianengo risale al secolo XIV, quando nel 1385 la chiesa di Pianengo era soggetta alla pieve di Fornovo nella diocesi di Cremona (Liber 1385). Nel 1425 fu eretto a Pianengo un convento di frati francescani con chiesa conventuale di Santa Maria (Mosconi 1981). Nei secoli XV e XVI Pianengo venne compreso nella parrocchia di San Pietro di Crema (Zavaglio 1946). Durante il riordinamento delle strutture ecclesiastiche del Cremasco dopo l’erezione della diocesi, nel 1583 il visitatore apostolico Girolamo Regazzoni distaccò Pianengo dalla parrocchia di San Pietro a Crema e affidò la cura d’anime come vicaria perpetua ai frati francescani minori dell’Osservanza che officiavano nella chiesa di Santa Maria in Silvis, decreto sancito dalla bolla di Sisto V del 10 giugno 1585 che auspicava l’erezione della parrocchia (Zavaglio 1982). Nel 1583 furono inoltre visitate dal visitatore apostolico Girolamo Regazzoni, oltre alla chiesa e convento dei Minori Osservanti di Santa Maria in Silvis, gli oratori di San Bassiano e di Santa Maria ad Nives, poi demolito nel 1850 (Visita Regazzoni 1583). Alla prima suddivisione in vicariati della diocesi di Crema nel 1583, la chiesa di Pianengo fu compresa nel vicariato di Castel Gabbiano (Visita Diedo 1583; Visita Diedo III 1594); nel secolo successivo la vicaria perpetua di Pianengo appartenne al vicariato di Quintano (Visita Diedo IX 1611). Nel 1665 il vescovo di Crema Antonio Badoer tolse la cura d’anime ai francescani ordinando di erigere una nuova chiesa parrocchiale e affidando la cura d’anime al clero secolare che officiava nell’oratorio di Santa Maria ad Nives; la comunità di Pianengo però rifiutò di obbedire all’ordinanza vescovile; l’anno successivo i francescani riconobbero alcuni diritti dell’ordinario diocesano, che riaffidò loro la cura d’anime in Santa Maria in Silvis (Alpini, Cattaneo, Schiavini Trezzi 1990). Nel 1658 fu eretto l’oratorio della Madonna del Rosario, benedetto nel 1742 e demolito nel corso dell’800; nel 1709 fu eretto l’oratorio della Santa Croce, poi demolito nel 1910; nel 1738 fu edificato l’oratorio della Vergine Immacolata (Zavaglio 1946). Nel 1752 la popolazione di Pianengo ammontava a 1073 anime (Status animarum diocesi di Crema, 1751-1752). La cura d’anime venne prestata dalla vicaria perpetua dei francescani di Santa Maria sino alla loro soppressione il 7 settembre 1769; la chiesa di Santa Maria in Silvis passò al clero secolare e fu eretta in parrocchia con decreto del 30 dicembre 1772 del vescovo di Crema Marcantonio Lombardi, mantenendo il titolo di vicaria perpetua attestato nei decenni successivi (Scarpini 1871; Fondo parrocchie, Pianengo; Ronna 1787-1792). Nel 1772 il beneficio del parroco di Pianengo ammontava a 250 pertiche di terreno (Pianengo 1990). Nel 1822 la rendita del beneficio parrocchiale in valuta italiana ammontava a 2044.16; la parrocchia contava 1372 anime (Stato parrocchie diocesi di Crema, 1822). La parrocchia di Pianengo fu compresa nel secolo XVIII nel vicariato di Castel Gabbiano (Visite Lombardi 1752-1777) e nei secoli XIX (Visita Ferré 1859) e XX (Guida diocesi Crema 1963) nel vicariato di Sergnano. Nel 1834 nella parrocchia fu nuovamente istituita la confraternita del Santissimo Sacramento (Zavaglio 1946). Con la revisione delle strutture territoriali della diocesi attuata nel 1970 (decreto 25 gennaio 1970), la parrocchia di Pianengo è stata inclusa nella zona pastorale nord (Guida diocesi Crema 1981; Guida diocesi Crema 1985; Guida diocesi Crema 1988).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Piero Majocchi ]