comune di Favirano 1802 - 1805

Il comune di Favirano, non compreso nelle compartimentazioni della repubblica cisalpina, figurava, nel 1802, tra i comuni dell’ex provincia bergamasca “aventi attualmente l’estimo particolare” (Tabella comuni provincia Bergamasca, 1802).
Nel progetto del consiglio generale dipartimentale per la concentrazione dei comuni del dipartimento del Serio (che venivano organizzati in XI distretti), Favirano era unito a Roncaglia a formare un comune del distretto X di Pontita (Progetto di distrettuazione 1802, Serio); a tale progetto seguì un piano dell’amministrazione dipartimentale, che prevedeva l’articolazione del dipartimento in XVIII e non in XI distretti “non potendosi prestare un sol cancelliere distrettuale al servizio di tante comuni”. Il prefetto di Bergamo si trovò d’accordo con le osservazioni dell’amministrazione dipartimentale, ma insistette che dovessero “rettificarsi alcuni nomi, che essendo nomi di parrocchia, comprendono o più comuni, o solo parte di essi”, e che si dovessero tuttavia tenere “separati tra loro que' comuni che hanno distinto l’estimo e le attività, troppo facilmente aggregati in un solo dall’amministrazione, e che sono per lo più rivali gli uni degli altri, specialmente ne' monti, dove gli abitanti tengono tenacemente alle loro abitudini ed opinioni”: nel progetto dell’amministrazione dipartimentale, Favirano e Roncaglia era un comune del distretto della Sonna con capoluogo Caprino (Progetto di distrettuazione 1803, Serio).
Il progetto di distrettuazione basato su XVIII distretti proseguì, nel corso del 1803, con l’individuazione della popolazione per i singoli distretti e comuni, ma in data 30 novembre 1803 il capo della commissione d’organizzazione della repubblica italiana scriveva al ministro degli affari interni che “non avendo ancora la commissione la cognizione locale del dipartimento del Serio, le riesce necessario d’avere alcuni schiarimenti relativi alla progettata distrettuazione”; la stessa ignoranza era ribadita il 16 maggio 1804, salvo “quanto riguarda la classe delle comuni, il loro numero e la quantità della popolazione inclusa in ciascun distretto”; la commissione si pronunciò infine per il piano prefettizio del 24 maggio 1804, approvato dal consigliere ministro dell’interno e pubblicato il 28 giugno 1804: Favirano era aggregato a Roncaglia a formare un comune, con 183 abitanti, nel distretto XIV della Sonna (piano 27 giugno 1804).
Con l’organizzazione del dipartimento del Serio nel regno d’Italia (decreto 8 giugno 1805 a), Favirano era unito a Roncaglia, comune di III classe con 183 abitanti, nel cantone VII di Caprino del distretto I di Bergamo.
In base alle prescrizioni del decreto 14 luglio 1807, venne richiesto alla prefettura un nuovo progetto di compartimento territoriale (Progetto di compartimento 1807, Serio), integralmente recepito nel 1809: a seguito dell’aggregazione dei comuni del dipartimento del Serio (decreto 31 marzo 1809), Favirano figurava, con una popolazione di 75 abitanti, comune aggregato al comune denominativo di Monte Marenzo nel cantone VII di Caprino del distretto I di Bergamo.
Nel 1813 il ministro dell’interno propose a sua altezza imperiale “da sanzionarsi alcune rettificazioni del comparto territoriale del dipartimento del Serio, suggerite in parte dalla esperienza, ed in parte dalle circostanze singolari di alcuni comuni”: “a Monte Marenzo erano unite Roncaglia e Favirano, che per nessun titolo potevano appartenere a quel comune denominativo, ma bensì appartengono a Torre de’ Busi. Si sono dunque staccate da Monte Marenzo e riunite a Torre de’ Busi” (Progetto di rettificazione 1813, Serio).
Ancora nel 1814, tuttavia, formalmente la situazione non era mutata rispetto al 1809 (Compartimento Serio, 1814).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Saverio Almini ]