comune di Bargano sec. XVI - 1757

La località di Bargano è attestata almeno dal 970, allorché nel suo territorio sono documentate proprietà fondiarie della canonica milanese di S.Giorgio in palazzo (CDL I). Nel 1189 i diritti di decima che vi esercitava l’episcopio erano infeudati ai signori di Salerano (Agnelli 1917 a)
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune aggregava S.Leone e apparteneva al Vescovato di mezzo (Tassa sui cavalli), al quale risulta ascritto anche nella documentazione a carattere fiscale ed amministrativo dell’epoca successiva (Compartimento Ducato di Milano, 1751 e Indice pievi Stato di Milano, 1753).
Secondo il Compartimento territoriale del 1751, a Bargano facevano capo i “cassinaggi” di Biaghera, Galeotta, S.Leone di sopra e di sotto.
Dall’inchiesta disposta nello stesso torno di anni dalla regia Giunta per il Censimento risulta che
Bargano, che contava circa 440 anime, non aveva frazioni ed era infeudata ai Ro. I feudatari erano rappresentati da un giusdicente – Giuseppe Francesco Sagramondi, residente a Milano – al quale la comunità corrispondeva otto soldi per ogni testa collettabile, oltre a dodici lire per la partecipazione ai pubblici riparti e otto lire per l’amministrazione della giustizia relativa alle strade comuni. Il comune era privo di organi consigliari; l’amministrazione del borgo era affidata ai maggiori estimi e a un deputato, eletto con asta pubblica al tempo della taglia. L’apparato amministrativo della comunità contava inoltre un console, che prestava giuramento al banco criminale del feudo di Borghetto e al podestà di Lodi, e un cancelliere, responsabile delle pubbliche scritture e remunerato con trenta lire per l’anno in corso. L’esattore era eletto con asta pubblica (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3046).
Ancora compreso nel vescovato di Mezzo, nel 1753 Bargano aggregava S.Leone e una porzione di Galeotta (Indice pievi Stato di Milano, 1753).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Bargano con S. Leone e una porzione di Galeotta risultano compresi nella XI delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.

ultima modifica: 10/01/2005

[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]