comune di Pompola sec. XVI - 1757

La località di “Pompolla” è attestata dal 1342, in relazione alle proprietà fondiarie che vi detenevano i conti di Cassino (Agnelli 1917 a).
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, Pompola apparteneva al Vescovato Inferiore di strada Cremonese, e costituiva un unico comune con le frazioni di Pompolina e Cà del Quintè (tassa dei cavalli). Nel comparto del 1751 risultano compresi nel territorio di Pompola i “cassinaggi” di Pieve S. Martino e Quintera, Pieve di Caviaga (Compartimento Ducato di Milano, 1751). L’inchiesta disposta nello stesso torno di anni dalla Regia Giunta per il Censimento accertò che la comunità contava 115 abitanti ed era feudo del senatore Belanis, ma dipendeva esclusivamente dalla giurisdizione del podestà di Lodi, al quale prestava giuramento il console. Privo di organi rappresentativi, il comune era amministrato da un sindaco o deputato, al quale erano affidate l’ordinaria amministrazione e la vigilanza sui riparti; mancava invece un cancelliere. La riscossione delle taglie era infine affidata a un esattore, eletto con pubblico incanto (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3047)
Ancora compresa nel Vescovato inferiore di Strada cremonese, nel 1753 Cascina Pompola comprendevale frazioni di Pompolina e Cà del Quinto(Indice pievi Stato di Milano, 1753).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Pompola con Pompolina e Cà del Quintè risulta compreso nella XIV delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.

ultima modifica: 10/01/2005

[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]