comune di Quartiano sec. XVI - 1757

Nella prima metà del Trecento la mensa episcopale di Lodi deteneva proprietà fondiarie nel territorio di questa località, come risulta da un’investitura del 1335 (Salamina 1939). In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato di Superiore (Tassa dei cavalli).
Alla metà del Settecento, al momento dell’inchiesta ordinata dalla regia Giunta per il censimento, la comunità, composta da 265 anime, dichiarò di essere autonoma, e di non aggregare altri comuni. Era però infeudata al principe Tassis, rappresentato da un podestà residente a Milano; al suo luogotenente a Paullo e al podestà e al referendario di Lodi prestava giuramento il console. Priva di organi rapresentativi, la comunità eleggeva all’inizio dell’anno un deputato, al quale era affidata l’amministrazione del comune e la tutela dell’equità nei pubblici riparti, effettuati due volte l’anno sempre alla presenza del console, del luogotenente del feudo e con il consenso e il parere degli interessati della comunità. Un cancelliere, residente a Casalmaiocco, sovrintendeva ai pubblici riparti e custodiva il relativo libro, ricevendo annualmente un salario di 28 lire. In occasione dei pubblici riparti si provvedeva ad eleggere con pubblico incanto l’esattore, che restava in carica per un triennio (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3045).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Quartiano con Casolta e Mongattino risulta compreso nella V delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.

ultima modifica: 13/10/2003

[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]