comune di Villa Nuova sec. XV - 1757

La località è attestata dal 1401, quando Nicolò Sommariva incaricò l’erede universale card. Angelo, suo fratello, di costruire nel proprio castello di Villanova nel Lodigiano una chiesa dedicata ai SS Angelo e Nicolò, con un’abitazione che potesse accogliervi dieci monaci con dotazione conveniente. La prima attestazione di organismi comunali è però del 1497, quando il console, i deputati e gli “homines” della “villa” chiesero al priore del convento di Olivetani di conceere loro la chiesa affinché potessero confessarsi e comunicarsi (Agnelli 1895).
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato di mezzo e comprendeva Villanova, Ognissanti, Ca’ dell’Acqua Triulza, con Ca’ dell’Acqua de’ Frati, e Colombara Fratta (tassa dei cavalli).
Nel compartimento territoriale del 1751 il territorio di Villanuova comprendeva i “cassinaggi” di Cà de Gerri, Mascarina, Cassina S.Maria, Cassinetta, Molino (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Ancora parte del Vescovato di Mezzo nel 1753 Villa Nova aggregava la frazione di S. Tommaso(Indice pievi Stato di Milano, 1753).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Villa Nova con S. Tommaso risulta compreso nella XI delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.

ultima modifica: 10/12/2003

[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]