congregazione civica di reggenza di Mantova 1750 - 1784

Con la riconquistata autonomia del ducato di Mantova da quello di Milano e la successiva esecuzione del piano dei tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), il 3 aprile 1750 “si riuniva per la prime volta la congregazione civica di reggenza (Mantova 1958-1963). La congregazione civica di reggenza (denominata anche congregazione civica d’attuale reggenza o congregazione generale) era formata da sessanta “decurioni”, che formavano il consiglio generale. Di questi venti appartenevano ai nobili, venti ai dottori di legge e venti ai cittadini o ai mercanti o negozianti, e venivano nominati dal governo.
Dai componenti del consiglio generale, il governo sceglieva nove membri, tre per ordine, che formavano un “corpo civico”, denominato consiglio di reggenza o congregazione particolare (piano 15 marzo 1750; Mantova 1958-1963). Il consiglio di reggenza era rinnovato parzialmente dal governo ogni due anni alle calende di gennaio, nominando sei nuovi membri, scelti fra una rosa di dodici canditati proposta dal consiglio stesso, sempre in proporzione ai tre ordini, rimanendone sempre “tre dell’antecedente biennio per informazione di quelli che subentrano”. Il consiglio di reggenza era presieduto da un “ministro” del supremo consiglio di giustizia, nominato dal governo, che ne determinava anche la durata della carica.
La “congregazione particolare” doveva occuparsi dell’“annona civica” e delle “vettovaglie” della città e del ducato. Doveva organizzare la “distribuzione de’ quartieri ed alloggi delle truppe ed ufficialità”, insieme al “regolamento e riparto de’ carreggi per servigio militare” e al “racconciamento e polizia delle strade di città”. Lo svolgimento di queste incombenze erano divise fra i membri del consiglio di reggenza. Annualmente la “congregazione” doveva “render conto al maestrato camerale dell’entrata ed uscita di cassa”.
Presso la “congregazione civica” vi erano inoltre due sopraintendenti o ispettori, uno per l’annona, l’altro per i quartieri ed alloggiamenti militari. Il sopraintendente all’annona era assistito da due visitatori, che, insieme a tre pesatori, dovevano controllare il commercio dei commestibili e contrastare le frodi. Il sopraintendente agli alloggi militari, insieme al quartier mastro, al sotto quartier mastro e al registrante, dovevano provvedere agli alloggi per le truppe. Al servizio del sopraintendente agli alloggi militari vi erano anche due forieri in città e uno alla fortezza di Porto.
Vi erano inoltre un avvocato, un sindaco, un cancelliere, che doveva tenere il registro delle determinazioni, due notai attuari, un ragionato, che teneva i conti per i calmieri delle vettovaglie, i conti della cassa dell’annona e quelli spettanti al “corpo civico”, un depositario o cassiere per le rendite dell’annona e per la “tassa de’ così nominati rotti de’ carreggi”, e due portieri (piano 15 marzo 1750).
Con il regolamento del 2 novembre 1784, in vigore dal 1785, la congregazione civica di reggenza era sostituita dalla congregazione del patrimonio (Mantova 1958-1963).

ultima modifica: 19/01/2005

[ Giancarlo Cobelli ]