parrocchia di Sant'Antonio di Padova 1653 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Mantova. Fin dal 1793 Sant’Antonio risulta essere sede di vicaria (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793; Prospetto diocesi Mantova 1843; Stato clero diocesi di Mantova 1894; Visita Origo 1901).
Con la ristrutturazione di tutti i vicariati diocesani nel 1967 la parrocchia è inserita nel vicariato n. 2 "Madonna delle Grazie" (RDMn 1967); nella ridefinizione del 1969 passa definitivamente al vicariato n. 5 "San Pio X" (RDMn 1969; Annuario diocesi Mantova 1985).
Negli atti della visita pastorale del vescovo Origo si afferma che la chiesa parrocchiale fu eretta nel 1653 dalla principessa Maria Gonzaga (Visita Origo 1901). Questo edificio, sede della parrocchia omonima, venne distrutto nel 1800; la chiesa parrocchiale attuale fu costruita fra il 1845 e il 1847 (Sant’Antonio 1997; Visita Origo 1901).
La parrocchia fu sempre di libera collazione, con un parroco nominato dal vescovo di Mantova.
Nel 1985 la parrocchia è retta dal parroco, coadiuvato da un vicario (Annuario diocesi Mantova 1985).
Nel 1676 l’arciprete abita in una casa vicina alla chiesa detta “Il Laberinto”.
L'entrata netta della parrocchia nel 1793 è di 5296,12 lire. La popolazione della parrocchia ammonta a 700 abitanti nel secolo XVIII (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793) ed all’inizio del Novecento conta 1200 persone (Visita Origo 1901). Nel 1985 la parrocchia comprende 5700 abitanti (Annuario diocesi Mantova 1985).
A metà del secolo XVII si ha notizia dell’esistenza delle confraternite del Santissimo Sacramento e della Beata Vergine Maria (Visita Cattaneo 1676), mentre ad inizio Novecento è testimoniata solo la confraternita del Santissimo Sacramento, che si dice approvata dal vescovo Giovanni Battista Pergen nel giugno 1774 (Visita Pergen 1775; Visita Origo 1901).
All’inizio del secolo XX comprende le frazioni di Drasso, San Girolamo e Campagnolo (Visita Origo 1901).
Nel territorio parrocchiale si trovavano già a metà secolo XVII la chiesa vecchia di San Giovanni Bono, di giuspatronatonato del marchese Ferdinando Striggi, purtroppo in cattive condizioni, una cappella vicino a detta chiesa, di cui non si specifica la denominazione, e una chiesa intitolata a San Pietro d'Ungheria (Visita Cattaneo 1676). Un secolo più tardi gli oratori presenti sono addirittura quattro, tutti pubblici: quello della Beata Vergine del Gombetto, quello di Drasso, quello già noto di San Giovanni Bono e uno "di Campagnolo" retto dai Padri Filippini (Visita Pergen 1775).
Ad inizio Novecento non sono segnalati oratori, ma la parrocchia comprende la chiesa sussidiaria di San Filippo Neri (Visita Origo 1901).

ultima modifica: 03/03/2004

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