parrocchia di San Giovanni apostolo ed evangelista sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Mantova. Già dedicata a Sant’Apollonio, definita nel 1566 “principalem ecclesiam et parrocchialem” (Guerrini 1940 b), la titolazione della parrocchia appare in seguito variata in San Giovanni Evangelista, come risulta nel 1654 dal “Catalogi quatuor compendiarii quos Coelum sanctae brixianae ecclesiae circumplecitur” e da altre fonti successive (Guerrini 1918; Visita Pergen 1775; Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793; Visita Corti 1850; Visita Origo 1901), titolo che tuttora conserva (Annuario diocesi Mantova 2001).
Già compresa nel pievato di Corvione, passata in seguito alla pieve di Canneto, nel 1410 la “ecclesia sanctorum Apollonii et Philastrii de Casaliromano sine cura” era compresa nella quadra di Canneto (Guerrini 1940 b). Nella seconda metà del XVI secolo la medesima parrocchia era unita alla vicaria di Canneto, nella diocesi di Brescia (Montanari 1987). Compresa nel movimento di emancipazione dalla diocesi di Brescia, promosso alla fine del secolo XVII dall’abbazia “nullius diocesis” di Asola, che vantava diritti, fondati su documenti falsi o alterati, anche sulle parrocchie di Acquanegra, Beverara, Mosio, Redondesco, Mariana, San Fermo, Casalromano e Castel Goffredo, le quali ricusarono la pretesa dipendenza, nel 1699 la parrocchia di Casalromano era assegnata “provvisionaliter” all’arcivescovo di Milano. Nel 1713 tuttavia veniva decretata l’attribuzione, sempre però “provisionaliter”, delle otto parrocchie alla diocesi di Mantova, che vengono chiamate negli atti “terre delegate”. Nel 1784 la parrocchia di San Giovanni insieme alle suddette parrocchie veniva definitivamente aggregata alla diocesi di Mantova (Guerrini 1940 b; Milani 1977; Diocesi di Mantova 1986). La parrocchia di Casalromano nel 1770 risultava compresa nella vicaria di Acquanegra, nella diocesi di Mantova (Catalogo clero diocesi di Mantova 1770), come nel 1793 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1843 la parrocchia di Casalromano risultava inserita invece nella vicaria foranea di Redondesco nel distretto VII della provincia di Mantova (Prospetto diocesi Mantova 1843). Nel 1868 variava ancora la giurisdizione di appartenenza della parrocchia che veniva attribuita alla vicaria di Canneto (Stato clero diocesi di Mantova 1868), dove rimaneva sino al 1967 quando era compresa nel vicariato n. 3 di San Carlo Borromeo (RDMn 1967), e ivi ancora permane (Annuario diocesi Mantova 2001). Nel 1987, perduta la personalità civile dell'ente "chiesa parrocchiale", alla parrocchia di San Giovanni evangelista viene conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto (decreto 15 gennaio 1987 a).
Nel territorio della suddetta parrocchia, inclusa nel comune di Casalromano, sono presenti altri luoghi di culto. Nella visita pastorale del 1566, è ricordata oltre all’antica parrocchiale di Sant’Apollonio, la chiesa di San Giovanni, che diverrà poi parrocchiale (Guerrini 1940 b), come nel 1654 (Guerrini 1918). Nella visita pastorale del 1901, è confermato l’oratorio di Sant’Apollonio (Visita Origo 1901).
Circa la popolazione della parrocchia di Casalromano, se nel 1566 sono numerate 570 anime, di cui 360 da comunione (Guerrini 1940 b), nel 1654 sono contate 250 anime (Guerrini 1918; Guerrini 1940 b). Nel 1793 vi erano 520 anime (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1852, delle 506 anime complessive della parrocchia, che costituiscono 107 famiglie, gli ammessi alla comunione erano 376, e gli ammessi alla cresima 315 (Visita Corti 1850), mentre nel 1902 la popolazione si attesta sulle 665 unità (Visita Origo 1901).
Nella seconda metà del XVI secolo il clero della parrocchia era costituito da un solo sacerdote (Montanari 1987), mentre nel 1776 sono nominati il parroco e tre altri sacerdoti (Visita Pergen 1775). Nel 1852 vi era invece il solo parroco (Visita Corti 1850), come nel 1961 (Annuario diocesi Mantova 1961).
Nella visita pastorale del 1566 la chiesa di Casalromano, mentre era tenuta “accedere ad ecclesiam parochialem plebem nuncupatam de Caneto ad accipiendum s. crisma et ad conficiendum sacrum fontem baptismalem”, non era “alicui unita neque de iuspatronatus alicuius et eius collatio spectat ad sanctam Sedem apostolicam seu ad ordinarium brixiensem” (Guerrini 1940 b). Se nel 1793 la parrocchia è definita di “libera collazione” (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793), come nel 1843 (Prospetto diocesi Mantova 1843), nella visita pastorale del 1902 viene specificato che la parrocchia di Casalromano è di “nomina vescovile” (Visita Origo 1901).
Se nel 1566 la rendita parrocchiale era di 60 ducati, che diventano 67 ducati negli anni settanta del ‘500 (Montanari 1987), nel 1793 l’entrata parrocchiale era di 1064 lire (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1842 la medesima parrocchia presentava uno stato economico costituito da 1460,45 lire tra le attività e 257,30 lire tra le passività (Visita Corti 1850).
Nel 1902 i costumi morali della popolazione sono definiti “buoni” (Visita Origo 1901).
Nel territorio della parrocchia di Casalromano nel 1566 c’era il monastero degli Agostiniani; erano presenti nella parrocchia di Casalromano la scuola del Corpo di Cristo e un consorzio dei poveri (Guerrini 1940 b). Nel 1770 nella medesima parrocchia erano attive le società del Santissimo Rosario e quella del Santissimo Sacramento (Catalogo clero diocesi di Mantova 1770). Quest’ultima, nel 1851 contava 27 iscritti (Visita Corti 1850). Dalla visita pastorale del 1901 si ha notizia, oltre che della citata confraternita del Santissimo Sacramento, anche pia unione delle consorelle di Maria Addolorata (Visita Origo 1901).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Giancarlo Cobelli ]