parrocchia di Santa Margherita vergine e martire sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Mantova. Già soggetta alla quadra di Asola nel 1410 (Guerrini 1940 b), nella seconda metà del XVI secolo la parrocchia di Castelnuovo era parte della vicaria di Casalmoro della diocesi di Brescia (Montanari 1987). Alla fine del secolo XVII la medesima parrocchia, separata dalla diocesi di Brescia, veniva aggregata alla giurisdizione della abbazia “nullius diocesis” di Asola (Guerrini 1940 b; Milani 1977). Nel 1818 la parrocchia di Castelnuovo era unita alla diocesi di Mantova e nel 1821 era compresa nella vicaria foranea di Asola (Istituzione vicariati Castel Goffredo e Asola, 1819-1821); nel 1843 la parrocchia di Santa Margherita risultava far parte della vicaria foranea di Asola nel distretto XVII della provincia di Mantova (Prospetto diocesi Mantova 1843), dove rimaneva sino al 1967 quando la medesima parrocchia viene inserita nel vicariato n. 3 di San Carlo Borromeo (RDMn 1967), dove ancora permane (Annuario diocesi Mantova 2001). Nel 1987, perduta la personalità civile dell'ente "chiesa parrocchiale", alla parrocchia di Santa Margherita vergine e martire viene conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto (decreto 15 gennaio 1987 a).
Nel territorio della suddetta parrocchia, inclusa nel comune di Asola, oltre alla parrocchiale, sono presenti altri luoghi di culto. Nella visita pastorale del 1566 viene riportato che, oltre alla parrocchiale di Castelnuovo, vi era la chiesa di Sant’Imerio “in qua ecclesiastica sacramenta administrantur” (Guerrini 1940 b). Si ha notizia inoltre di una chiesa dedicata a Santa Margherita, ora scomparsa (Besutti 1913).
Circa la popolazione della parrocchia di Castelnuovo, se nel 1566 sono numerate 180 anime da comunione (Guerrini 1940 b), nel 1654 sono contate 190 anime (Guerrini 1918; Guerrini 1940 b). Nel 1851 delle 506 anime complessive della parrocchia, che formavano 105 famiglie, 363 erano gli “ammessi alla comunione” e 340 i “cresimati” (Visita Corti 1850), mentre nel 665 la popolazione si attestava sulle 1400 unità (Visita Origo 1901).
Nella seconda metà del XVI secolo il clero della parrocchia era costituito da un sacerdote (Montanari 1987), che era il “rector” (Guerrini 1940 b). Nel 1851 (Visita Corti 1850), come nel 1961 (Annuario diocesi Mantova 1961), il clero parrocchiale era formato dal solo parroco.
Definita nel 1843 parrocchia di “libera collazione” (Prospetto diocesi Mantova 1843), nella visita pastorale del 1902 è specificato che la parrocchia di Castelnuovo è di “nomina vescovile” (Visita Origo 1901).
Se nel 1566 la rendita parrocchiale era di 160 piò (“habet plodia 160 vel circa” dicono gli atti della visita pastorale) (Guerrini 1940 b), che viene valutata 130 ducati negli anni settanta del ‘500 (Montanari 1987), dallo “status beneficiorum dioecesis brixiensis” degli anni 1600-1610 si ha notizia che il suo valore era di lire 200 (Guerrini 1940 b). Nel 1850 la medesima parrocchia presentava uno stato economico costituito da 3035,51 lire tra le attività e 1761,27 lire tra le passività (Visita Corti 1850), mentre nel 1902 il beneficio parrocchiale era di lire 1172 (Visita Origo 1901).
Nel 1902 le condizioni morali della popolazione sono così definite: “i costumi del popolo in generale sono cristiani” (Visita Origo 1901).
Nel 1566 era presente nella parrocchia di Castelnuovo la scuola del Corpo di Cristo (Guerrini 1940 b). Nel 1851 i confratelli della compagnia del Santissimo Sacramento erano 24 (Visita Corti 1850). Nella visita pastorale del 1902 erano attive nella medesima parrocchia, oltre alla compagnia del Santissimo Sacramento, la compagnia del Santissimo Rosario, la congregazione di san Luigi Gonzaga, la pia unione per i defunti poveri (Visita Origo 1901; Besutti 1913).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Giancarlo Cobelli ]