parrocchia della Santissima Trinità sec. XIII - [1989]

Parrocchia della diocesi di Mantova. Forse dotata di fonte battesimale già dal XIII secolo (Marani 1977), la parrocchia della Santissima Trinità era allora compresa nella circoscrizione plebana di San Martino Gusnago (San Martino 1996). Nel 1610 la “parochia” di “Ceresare” faceva parte del vicariato foraneo di Piubega (Constitutiones 1610), come peraltro nel 1770 (Catalogo clero diocesi di Mantova 1770) e nel 1793 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1817 è confermata la sua appartenenza al vicariato XXII di Piubega (Elenco sacerdoti diocesi Mantova, 1817), mentre nel 1843 risulta far parte della vicaria foranea di Castel Goffredo nel distretto VI della provincia di Mantova (Prospetto diocesi Mantova 1843), sino al 1967, quando viene inserita nel vicariato n. 4 di San Luigi Gonzaga (RDMn 1967), dove ancora permane (Annuario diocesi Mantova 2001). Nel 1987, perduta la personalità civile dell'ente "chiesa parrocchiale", alla parrocchia di Santissima Trinità viene conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto (decreto 15 gennaio 1987 a).
Nel territorio della suddetta parrocchia, inclusa nel comune di Ceresara, oltre alla parrocchiale, sono presenti altri luoghi di culto. Nella visita pastorale del 1544 è riferito che “sub dicta parochia est quedam ecclesia campestris sub invocatione Sanctae Mariae della Possenta” (Putelli 1934). Nel 1569 l’oratorio della Possenta, con l’annesso beneficio, venne unito alla parrocchia di Castelgrimaldo con l’obbligo da parte del parroco di celebrare una messa la domenica e le feste di precetto. Nel 1959 l’oratorio venne riaggregato alla parrocchia di Ceresara (Pelati 1980). La visita pastorale del 1900, oltre a nominare l’antico oratorio della Possenta, riportava la divisione del territorio parrocchiale nelle frazioni di Possenta, Paradiso, Colombare, Gevelina, Tezze, (Visita Origo 1901).
Circa la popolazione della parrocchia, se nel 1544 sono numerate 390 “anime da comunione” (Putelli 1934), che salgono a circa 450 nel 1575 (Visita Peruzzi 1575), nel 1793 sono contate 760 anime (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1854, delle 960 anime complessive della parrocchia che formano 197 famiglie, 27 sono gli “ammessi alla comunione” e 121 i “cresimati da circa due anni” (Visita Corti 1850), mentre nel 1900 la popolazione si attesta sulle 1200 unità (Visita Origo 1901).
Se già dal 1230 la parrocchia di Ceresara sembra avere un clero colleggiato (Marani 1977), nel 1544 era presente un rettore e un sacerdote (Putelli 1934), come nel 1575, quando accanto al “rector” vi era anche un cappellano (Visita Peruzzi 1575). Nella visita pastorale del 1777 appare che oltre all’arciprete vi era un confessore con funzione di curato (Visita Pergen 1775), mentre nel 1854 il clero parrocchiale era formato dal parroco, un curato e un cappellano (Visita Corti 1850); nel 1961 vi era il solo parroco (Annuario diocesi Mantova 1961).
Nel 1793, come nella visita pastorale del 1900, viene specificato che la parrocchia di Ceresara era di “libera collazione” (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793; Visita Origo 1901).
Nel 1544 la rendita del rettore era di 50 ducati (“percepit de introitu singulo anno ducatos 50”) (Putelli 1934), che varia nel 1575 in 45 ducati (“introitus in taxa ducatorum quadragintaquinque”) (Visita Peruzzi 1575). Nel 1793 la parrocchia della Santissima Trinità aveva una entrata di lire 1900 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793), mentre nel 1900 il reddito del beneficio parrocchiale era di lire 910 (Visita Origo 1901).
Nel 1544 era attiva nella parrocchia la società del Santissimo Corpo di Cristo (Putelli 1934), mentre nella visita pastorale del 1575 viene nominata la compagnia del Santissimo Sacramento (Visita Peruzzi 1575). Dal 1770 è testimoniata la presenza anche della compagnia del Santissimo Rosario, insieme a quella del Santissimo Sacramento (Catalogo clero diocesi di Mantova 1770). Quest’ultima è confermata anche nel 1854, quando si specifica che era costituita da 24 confratelli (Visita Corti 1850), e nel 1900 (Visita Origo 1901).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Giancarlo Cobelli ]