prefettura di polizia del dipartimento d'Olona 1802 marzo 1 - 1815 maggio 1

La Prefettura di polizia del dipartimento d’Olona venne stabilita, sul modello parigino, con decreto 1 marzo 1802, “per la conservazione dell’ordine e per la sicurezza pubblica e privata”, al quale fine avrebbe dovuto combinare “le sue viste dirette alla tutela del popolo con quella moderazione che deve necessariamente acquistarle la di lui confidenza”.
Alle ispezioni della Prefettura di polizia dovevano sottostare tutti i cittadini e forestieri presenti sul territorio dipartimentale, fatta eccezione per i militari dell’armata e gli addetti al generale in capo, perseguibili solo quando “si tratti d’impedire un imminente disordine” o in caso di “delitto flagrante”.
In particolare alla polizia spettava il controllo sui passaporti, di cui dovevano essere muniti i forestieri, e sulle carte di sicurezza, che dovevano possedere i cittadini residenti nel dipartimento. Erano inoltre sotto la sua speciale sorveglianza i vagabondi, gli oziosi, i mendicanti e gli ex carcerati.
Residente in Milano, essa era retta da un prefetto, “destinato nella persona del cittadino Alberto Canziani”, e da un viceprefetto, posti sotto l’immediata dipendenza del ministro degli affari interni.
”Nella città e circondario esteriore di Milano la Prefettura esercita[va] le sue funzioni per mezzo di ufficiali a ciò destinati […] e coll’opera degli anziani distribuiti nei diversi distretti parrocchiali, secondo il riparto che sarà in seguito pubblicato pei commessi della finanza stazionati alle porte della città, e delle guardie specialmente destinate al servizio della polizia”.
”In Pavia e negli altri luoghi componenti il territorio del dipartimento d’Olona, le ispezioni e facoltà attribuite alla Prefettura” dovevano invece essere provvisoriamente esercitate dai rispettivi giusdicenti, in qualità di delegati prefettizi (art. III) (decreto 1 marzo 1802).
Con ordine del ministro degli affari interni pubblicato il 27 marzo 1802 venne stabilito il regolamento per la polizia generale, che i prefetti di polizia dovevano tenere stabilmente affisso nel proprio ufficio e soprattutto far rispettare (ordinanza 27 marzo 1802). Cinque mesi più tardi fu poi promulgata la legge di polizia (legge 20 agosto 1802), attivata nell’ottobre di quel medesimo anno (decreto 18 ottobre 1802). Il 15 novembre 1802 furono infine pubblicate le “Istruzioni relative alle attribuzioni della polizia in concorso colle autorità criminali ed amministrative”, con le quali venne tra l’altro stabilito che le incombenze della polizia esercitata dai prefetti nei dipartimenti dovessero tendere essenzialmente a questi tre oggetti: “prevenzione del delitto e mantenimento dell’ordine pubblico; scoperta dei delitti commessi, dei loro autori e cooperazione alle indagini della giustizia punitiva; vigilanza sulle contravvenzioni ai regolamenti della polizia amministrativa e cooperazione alle ispezioni della medesima”. “Nelle occorrenze della forza armata”, specificavano inoltre le istruzioni, potevano venire richieste come forze ausiliarie la gendarmeria, la guardia nazionale e il satellizio (decreto 15 novembre 1802).
Nel frattempo, con decreto del vicepresidente della Repubblica promulgato il 30 settembre 1802, l’incarico di prefetto di polizia del dipartimento d’Olona era stato affidato al pretore di Cremona, Stefano Luini (decreto 30 settembre 1802), che lo mantenne fino al mese di ottobre del 1809, quando, chiamato ad altro incarico, fu sostituito da Giovanni Villa, già segretario generale della Direzione generale di polizia (decreti 10 ottobre 1809).
La Prefettura di polizia del dipartimento d’Olona venne soppressa con determinazione 21 aprile 1815 del governatore di Milano Saurau, divenuta esecutiva il successivo primo maggio. Le sue attribuzioni furono allora riunite nella Direzione generale della polizia, che doveva esercitarle “in Milano e nÈ comuni compresi nel primo distretto coll’opera dei delegati stabiliti in ognuno dei quattro circondari; negli altri distretti coll’opera dei rispettivi viceprefetti di Pavia, Monza e Gallarate” (determinazione 21 aprile 1815).

ultima modifica: 19/01/2005

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