comune di Basiano sec. XIII - 1757

L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 25 novembre 1276, trascritto negli “Atti del Comune di Milano” in cui Basiano è citato come comune ed è segnalata la presenza del console (Baroni 1987).
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Basiano risulta incluso nella pieve di Pontirolo e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Gorgonzola” come “el locho de Basliano” (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Basiano risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 38).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune contava 188 anime comprese le 30 della cascina Castelazzo ad esso aggregata, ed era amministrato da un console eletto ogni anno a pubblico incanto dall’assemblea di tutti i capi di casa convocati in piazza dal console uscente.
Un cancelliere, residente in loco, ed un esattore, scelto ogni tre anni con asta pubblica, completavano l’apparato amministrativo: al cancelliere la comunità delegava la compilazione e ripartizione dei carichi fiscali, e la custodia dei libri dei riparti, all’esattore tutte le operazioni connesse alla riscossione delle imposte (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3066).
A metà del XVIII secolo il comune, infeudato dalla regia camera nel 1678 (Casanova 1930), era sottoposto alla giurisdizione del vicario della Martesana presso la cui sede di Vimercate il console, in quanto tutore dell’ordine pubblico, era tenuto ogni anno a prestare l’ordinario giuramento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3066).

ultima modifica: 13/10/2003

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