comune di Basiglio sec. XIII - 1757

L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 18 aprile 1270, trascritto negli “Atti del Comune di Milano” in cui Basiglio è citato come comune ed è segnalata la presenza del console (Baroni 1987).
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Basiglio risulta incluso nella pieve di Decimo e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Laciarella” come “el locho de Basiò” (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Basiglio risulta compreso nel vicariato di Binasco (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 27).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che l’apparato amministrativo del comune, che contava circa 290 anime, era costituito da un’assemblea di tutti i capi di casa della comunità, convocata in pubblica piazza almeno una volta all’anno in occasione della pubblicazione dei riparti annuali e del rinnovo delle cariche comunitarie, da un console, tutore dell’ordine pubblico, e da un sindaco, responsabile della gestione degli interessi della comunità, eletti ogni anno a pubblico incanto dall’assemblea convocata dal console uscente, ai quali erano delegate mansioni di carattere esecutivo: Console e sindaco erano inoltre coadiuvati, nello svolgimento delle mansioni loro attribuite, dai maggiori estimati della comunità, a cui era invece particolarmente raccomandata la “vigilanza sopra la giustizia dei pubblici riparti”.
Un cancelliere, residente in Milano, ed un esattore, scelto con asta pubblica e nominato dai primi estimati, completavano l’apparato amministrativo: al cancelliere la comunità delegava la compilazione e ripartizione delle imposte annuali e la custodia dei libri dei riparti e delle pubbliche scritture, all’esattore tutte le operazioni connesse alla riscossione delle imposte.
A metà del XVIII secolo il comune era subordinato alla giurisdizione di “minor magistrato” del pretore di Mettone ed a quella di “maggior magistrato” del podestà di Milano: il console, in quanto tutore dell’ordine pubblico, era infatti tenuto a prestare ogni anno l’ordinario giuramento ed a presentare le eventuali denunce prodotte dalla comunità presso le banche criminali di entrambe gli ufficiali (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3068).
Con dispaccio 5 febbraio 1757 il comune di Basiglio veniva trasportato dal vicariato di Binasco nella pieve di Locate (Indice nuovo estimo Stato di Milano).

ultima modifica: 10/12/2003

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