comune di Birago sec. XIII - 1757

L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 26 ottobre 1286, trascritto negli “Atti del Comune di Milano” in cui è segnalata la presenza del console “in loci de Buvirago” (Baroni 1992).
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Birago risulta incluso nella pieve di Seveso e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Dergano” come “el locho da Birago” (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri di aggiornamento dell’estimo del ducato di Milano del XVII secolo Birago risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 44).
A metà del XVIII secolo l’intero apparato amministrativo del comune era costituito da un console, tutore dell’ordine pubblico e da un sindaco, responsabile dell’ordinaria amministrazione degli affari della comunità, coadiuvati da un cancelliere, a cui era affidata la compilazione e ripartizione delle imposte annuali. Un esattore scelto con pubblica asta si accollava infine tutte le operazioni connesse alla riscossione dei tributi.
Dal “Processo giustificativo delle tavole del nuovo estimo di Birago” del 1754 emerge infine che la comunità, infeudata dal (Casanova 1930) era subordinata alla giurisdizione “di minor magistrato” del podestà feudale, nominato dal feudatario al quale non corrispondeva “verun emolumento” (Processi tavole d'estimo, 1751-1755, cart. 3263).

ultima modifica: 10/12/2003

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